FEMMINICIDIO, DIRE CHE CI DISPIACE NON BASTA

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Alessandra come Sharon, come Clara. Donne accumunate dal solito tragico destino: uccise per mano degli uomini

Donne uccise in quanto donne; donne uccise non per follia o per raptus, ma vittime di un percorso in cui l’omicidio è ultimo atto di un continuum di violenze di carattere economico, psicologico, fisico o sessuale. Alessandra, Sharon e Clara sono le ultime tre vittime in pochi mesi sul territorio ligure: Clara è stata uccisa dal compagno nel suo negozio in pieno centro a Genova; Alessandra, brutalmente accoltellata dal suo ex davanti a suo figlio di 18 mesi; Sharon a cui è stata tolta la vita con un colpo di pistola.

Un problema italiano, che è anche ligure: la nostra Regione è sopra la media nazionale per violenza di genere con tassi da 0,45 a 0,36 per 100mila donne (dati Istat), sesta in tutta la Penisola. Solo negli ultimi 18 mesi, in Liguria sono dieci le donne che sono state uccise per mano di mariti, ex compagni e figli. Un vero e proprio bollettino di guerra che fotografa una situazione preoccupante che deve essere arginata e risolta. Noi, come Lista Sansa, abbiamo fatto un’interrogazione in Consiglio regionale per conoscere a quanto ammontino i finanziamenti ai centri antiviolenza (nove in tutto il territorio ligure) e alle case di Rifugio; questi sono luoghi fondamentali per far uscire le donne dalla violenza.

I fondi statali che sono stati stanziati dalla Regione ammontano a 780mila 273 euro per il 2020 per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere. Per il sostegno ai Cav e alle case di Rifugio sono stati impegnati 478mila273 euro.
ServE fare di più; servono più risorse. Soprattutto in una Regione in cui si spendono 2milioni per la pubblicità istituzionale, quando potrebbero essere destinati a questi centri.

Ma dobbiamo fare ancora un passo in più: è con la prevenzione che si ottengono risultati nel lungo periodo. A partire dalle scuole dell’infanzia, dobbiamo parlare ai bambini di parità di genere e d’uguaglianza. Solo così la nostra società, la nostra Liguria, sarà più sicura e più giusta per tutti.

Ferruccio Sansa