Galli: “ su terza dose vaccino dibattito ancora aperto”

0
104
galli

Non siamo ad un brutto punto, non siamo ancora alla situazione che si può dire di completa sicurezza, però per quanto riguarda la situazione attuale condivido la linea espressa dal Governo e dal premier Draghi.

È oggettivo il dato che il numero delle infezioni registrate ogni giorno sta scendendo e il numero dei ricoveri, in questo momento, non sta salendo. È un po’ troppo presto per dire di essere completamente fuori dal problema. Bisogna comunque stare sempre attenti ai numeri, tener conto che in questo momento è possibile che un rilevante numero di infezioni ci sfuggano perché sono in persone del tutto asintomatiche e molto giovani, e perché abbiamo una variante molto diffusiva”. Lo ha detto a ‘Timeline’, su Sky TG24, il Direttore del reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco Massimo Galli.

“Il periodo successivo all’estate – ha aggiunto -, e al rimescolamento di carte che si ha d’estate rispetto a questa infezione, è stato meno impattante di quello che si temeva potessimo avere, anche se comunque eravamo certi di non avere una condizione comparabile a quella dell’anno scorso, proprio perché abbiamo molte più vaccinazioni”. Mentre “sul discorso scuola – ha concluso – forse è un po’ presto. Abbiamo avuto, ahimè, un po’ in giro per l’Italia, situazioni in cui sono state messe in quarantena classi intere, però non c’è stata la deflagrazione temuta, almeno fino a questo punto”.

“La mascherina è assurta un po’ a simbolo di questa situazione che stiamo vivendo, forse in maniera anche impropria. La mascherina è uno strumento di protezione individuale, è un po’ come quando ci si mette il casco quando si monta sul motorino: serve per proteggere se stessi e gli altri, e francamente vale la pena di continuarla ad usare con intelligenza. Forse diventerà un po’ elemento di costume che prima non avevamo e poi, ad un certo punto, avremo”. Così a ‘Timeline’, su Sky TG24, il Direttore del reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco Massimo Galli commentando le parole del sottosegretario Sileri, secondo cui non si dovrà indossare più la mascherina in caso di un ulteriore miglioramento dei dati.

“Se utilizzabile anche per l’influenza? Quando uno è influenzato o ha il raffreddore – ha chiosato -, e se ha una situazione che non lo convince, si mette una mascherina e protegge gli altri da una disseminazione di un’infezione virale”.

“Terza dose per tutti? Credo che il dibattito non sia ancora chiuso, almeno sulla parola ‘tutti’. Se vogliamo valutare la cosa non sull’intera popolazione ma sulle persone più fragili, allora direi che siamo tutti abbastanza convinti che è opportuno farlo, anche se dico, sottolineo e ribadisco che proprio sulle persone più fragili sarebbe importante vedere se hanno risposto o no alle prime, altrimenti interveniamo ma se non rispondono rimangono scoperte”. Lo ha detto a ‘Timeline’, su Sky TG24, il Direttore del reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco Massimo Galli, aggiungendo che su una contestuale vaccinazione sia contro il Covid che contro l’influenza “non ho motivo per dire che non si possa fare, quindi francamente sì. Spaventarsi? Facciamo in contemporanea un tot di vaccini ai bambini correntemente, quindi non bisogna mitizzare rischi che forse nelle primissime ore di questa vaccinazione di massa contro il Covid sono stati portati avanti più per motivi di medicina difensiva che per altro. Poi riguardo i fragili il problema, nella quasi totalità dei casi, è non rispondere al vaccino e non avere effetti collaterali causati da quest’ultimo: questo è il loro problema e questo è il motivo per cui continuo ad insistere sulla necessità che questo Paese ci consenta di fare, a spese del servizio sanitario nazionale, la determinazione della risposta a questo vaccino dove si ritenga necessario sul piano clinico”.