Gelmini: “Ok dl per tenere Paese aperto, adesso ristori per attività economiche”

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Con il decreto approvato ieri sera all’unanimità in Consiglio dei ministri, l’Italia resta aperta, tutela la salute dei cittadini e la tenuta del sistema ospedaliero.

Come sempre il governo ha tenuto conto, con pragmatismo e senso di responsabilità, dell’evidenza dei numeri: l’occupazione delle terapie intensive oltre il 15%, quelle dei posti letto in area non critica oltre il 20%, e l’esplosione dell’incidenza e delle vittime di queste ultime due settimane, imponevano un deciso passo in avanti nell’azione di contrasto al virus. Con l’obbligo vaccinale per gli ultra-cinquantenni e l’estensione del super green pass, potremo allentare la pressione sugli ospedali, visto che l’impennata dei ricoveri è dovuta in larghissima parte a persone non ancora vaccinate. Procediamo con la necessaria gradualità, con riguardo anche dell’esigenza di non interrompere la produzione e i servizi essenziali. È politicamente significativo che questo risultato sia stato raggiunto senza divisioni nella maggioranza, grazie all’impegno del presidente Draghi e al senso di responsabilità di tutti i partiti.

Ora dovremo occuparci – e lo faremo da subito con un apposito tavolo di lavoro – di risarcire quelle attività che hanno subito danni economici dalla stretta di capodanno, a cominciare dal settore delle discoteche e dell’intrattenimento, costretto ad un nuovo stop”. Lo afferma in una nota Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie.