Gian Maria Aliberti Gerbotto

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Con uno stile accattivante ed una sim­patia naturale si è guadagnato un posto tra i romanzieri italiani. Le sue storie sono ambientate in provincia ed hanno, quasi sempre, per baricentro Saluzzo.
Gian Maria è spesso ospite di program­mi televisivi nazionali e la sua fama ha raggiunto livelli agguardevoli. Non ho mai capito il perché dei due cognomi ma anche questa circostanza, dovuta proba­bilmente a origini nobiliari, ne aumenta il fascino.Le serate in cui presenta i suoi gialli sono sempre un successo con un pubbli­co molto affezionato che gli riconosce il merito di aver fatto conoscere Saluzzo in tutta Italia. Il ragazzo è intelligente e appare sem­pre umile nonostante il suo nome sia tra i più noti in provincia. Tra i suoi amici annovera il professor Alessandro Meluzzi, primate metropolita e arcivescovo della Chiesa ortodossa autocefala italiana, psi­chiatra, criminologo e saggista.
Altro amico prestigioso è il colonnello Biagio Carillo, celebre scrittore nonché comandante dei NAS del Piemonte sud.
Gian Maria Gerbotto Aliberti è ovvia­mente molto invidiato anche per il suo aspetto intrigante, che attira lo sguardo di numerose fan.
Di notte mi capita a volte di vederlo in Tv con Gigi Marzullo. Mi fa piacere che un cuneese abbia successo. E mi piace ri­cordare che solo sul vocabolario successo viene prima di sudore. Nella vita vale il contrario.