La Cina ha elogiato l’impegno del premier giapponese Shinzo Abe per rimettere “in carreggiata” le relazioni tra Pechino e Tokyo spingendole verso nuovi sviluppi. “Abbiamo una valutazione positiva degli importanti sforzi compiuti dal primo ministro Abe per raggiungere questi obiettivi e allo stesso tempo gli auguriamo una pronta guarigione”, ha commentato il ;;portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian, all’indomani dell’annuncio sulle dimissioni per problemi di salute legati a una rettocolite ulcerosa. I rapporti tra i due Paesi sono stati scossi costantemente da forti tensioni, tra rivendicazioni storiche e tensioni territoriali.
“I leader dei due Paesi hanno raggiunto un importante consenso sulla promozione di relazioni bilaterali che soddisfino le esigenze della nuova era”, ha aggiunto Zhao in una nota postata anche su Twitter. “Siamo disposti a lavorare con la parte nipponica per attenerci ai principi e allo spirito dei quattro documenti politici siglati tra Cina e Giappone, a continuare ad approfondire la cooperazione nella lotta contro la pandemia del Covid-19, nonché allo sviluppo economico e sociale e a promuovere il continuo miglioramento e sviluppo dei legami bilaterali”, ha aggiunto il portavoce. Le turbolente relazioni hanno segnato alcuni momenti peculiari negli ultimi anni, tra cui la crisi del 2012 sulle isole Senkaku/Diaoyu, il piccolo arcipelago disabitato nel mar Cinese orientale amministrato da Tokyo e rivendicato da Pechino, e la gelida stretta di mano immortalata dalle telecamere tra il presidente Xi Jinping e Abe al summit Apec del 2014 ospitato dalla Cina. Il faccia a faccia successivo, come fu spiegato dalla parte nipponica all’ANSA, si svolse invece in un clima molto più cordiale. In seguito, pur tra alti e bassi, il disgelo aveva portato alla organizzazione della prima visita di Xi in Giappone in calendario la scorsa primavera e poi saltata per la pandemia del Covid-19.
