Governo: Binetti (Udc), bisogni di centro sempre più forte e esplicito

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Roma  – “Sono tornati i responsabili? Crescono i rumors sulla stampa e sembra proprio che nell’occhio del ciclone ci sia l’UDC. Oggi tocca a De Poli, presidente del partito, ieri e’ toccato a Cesa, leader indiscusso dell’UDC. Intorno a loro girano tanti altri nomi che appartengono alla folta schiera dei colleghi parlamentari delusi e degli insoddisfatti del proprio partito o movimento a qualsiasi titolo. Difficile distinguere tra cio’ che appartiene al normale dibattito politico, sempre vivace e in continua evoluzione, e cio’ che invece altro non e’ che la classica fake news quotidiana. Ma tre sono gli elementi chiave a cui riferirsi: il bisogno di centro si fa sempre piu’ forte ed esplicito. Ed e’ proprio questo deficit che rende strutturalmente deboli gli ultimi due governi: M5S-Lega prima e M5S-Pd ora. Secondo elemento fondamentale: il nuovo centro, quando ci sara’, deve essere moderato nello stile ma coraggioso e audace nelle proposte innovative da fare al Paese. Sia in termini di occupazione che in termini di inclusione. Sia in termini di sanita’ che di educazione; laica, ma centrata su quei valori forti che rimandano alla storica tradizione dell’UDC”. Lo dice Paola Binetti, senatrice dell’UDC. Poi, prosegue: “Terzo, ultimo ma non ultimo elemento di un nuovo centro, il centro politico che abbiamo in mente e’ un centro dialogante, aperto, soprattutto in chiave inter-generazionale, con una concreta e piena valorizzazione della cultura ambientalista in economia e in agricoltura, sul piano energetico e su quello industriale. Green, per noi significa aperto alla speranza, deve indicare una economia mite, che si opponga realmente e strutturalmente alla attuale tendenza che accentua differenze economiche e discriminazioni. Anche alla luce di quella che una volta avremmo chiamato la dottrina sociale della Chiesa”