GRANDI NAVI, ecco la mia dichiarazione

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Il decreto legge sulle Grandi navi appena convertito in legge dopo il voto definitivo della Camera dei Deputati segna un punto fermo

in quel percorso di tutela e salvaguardia della città di Venezia che da anni stiamo portando avanti e che finalmente ha trovato nel Presidente del Consiglio Mario Draghi un serio alleato.
🔹Un grazie particolare al Ministro Renato Brunetta che da veneziano e sensibile conoscitore delle problematiche della Città si è speso per arrivare ad avere un testo che, anche in sede di conversione, riuscisse ad essere puntuale nel dare risposte concrete ed efficaci ad un intero settore economico della città.
🔸Ora possiamo contare su un rafforzamento e una velocizzazione degli interventi per realizzare gli approdi temporanei delle grandi navi nell’area di Marghera, su un affidamento al Commissario, l’Attuale presidente dell’Autorità di sistema portuale, dei poteri necessari per intervenire in modo strategico e rapido per rilanciare l’attività del porto, su un’estensione di cig e ristori alle imprese dell’indotto e delle attività commerciali collegate e su una tempistica certa che vedrà, entro la stagione crocieristica del 2022, l’entrata in funzione dei primi approdi temporanei.
🔹Ma Vigileremo insieme che il cronoprogramma dei lavori sia rispettato e non vi siano ritardi perché dalle “parole” dobbiamo passare ai fatti.
👉🏻Bisogna che immediatamente si proceda alla messa in sicurezza e alla sistemazione del Canale dei Petroli Malamocco-Marghera e vengano avviate al più presto le attività propedeutiche alla manutenzione degli altri canali portuali, tra cui il Vittorio Emanuele, per riportarli alle profondità previste dal Piano Regolatore Portuale del 1965.
📃Un provvedimento che sappiamo tutti avere un impatto importante e significativo sull’economia di tutto il territorio, sul lavoro e sulle compagnie di navigazione, sul gestore degli attuali approdi della marittima, su tantissimi lavoratori, sull’indotto e sull’intero territorio della Città Metropolitana.
Certo, se i precedenti Governi avessero ascoltato questa Amministrazione da subito, saremmo arrivati a questa soluzione almeno con sei anni di anticipo e non avremmo avuto questo impatto pesante sull’economia dei lavoratori delle imprese del Porto.
Il frutto di mesi e mesi di delicato lavoro portato avanti con l’unico obiettivo di fare sintesi di interessi complessi come la salvaguardardia della Laguna, Venezia, l’Unesco, i lavoratori, l’economia e la tutela dell’ambiente. Scelte non facili ma che sono, senza ombra di dubbio, una risposta a problematicità evidenti che Venezia non poteva più procrastinare.
🔸Ancora prima di fare il Sindaco avevo sostenuto che le grandi navi non dovessero più passare davanti a San Marco e alla Giudecca. Ora è importante che si lavori per arrivare a stretto giro a rendere operativa la nuova soluzione nel più breve tempo possibile. Non possiamo permetterci ulteriori ritardi.
Nell’anno in cui la Città celebra i suoi 1600 anni dalla Fondazione il Governo Draghi, in piena sinergia con il Comune, la Città Metropolitana e la Regione, ha dimostrato al mondo intero quando Venezia sia al centro della strategia per il rilancio dell’intero sistema Paese compiendo un atto concreto per dimostrare una volta in più quanto creda in quel progetto di fare della Città un simbolo a livello planetario, di sostenibilità ambientale, economica e turistica.

Luigi Brugnaro