Guida responsabile: a Brescia 18mila studenti coinvolti in progetti di sensibilizzazione

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Riunione dell’Osservatorio sull’incidentalità stradale, questa mattina, convocato prefetto Attilio Visconti, per analizzare i dati 2019 e le iniziative da intraprendere, soprattutto riguardo i tratti stradali vicini a luoghi di aggregazione dei giovani.

L’analisi dell’organismo ha consentito di escludere, con una certa sicurezza, che le infrastrutture stradali e l’eccesso di velocità possano aver costituito una causa scatenante dei sinistri con esito mortale, aumentati nel 2019. La pianificazione di servizi congiunti per monitorare il traffico commerciale, la sistematica attività per contrastare il fenomeno delle cosiddete “stragi del sabato sera” e le numerose iniziative di sensibilizzazione rivolte agli studenti di ogni ordine e grado hanno consentito – infatti – di incidere significativamente negli anni sul fenomeno infortunistico in ambito provinciale.

La città di Brescia, in particolare, è tra le prime città d’Italia per le iniziative rivolte ai giovani. Nel 2019, 18.000 studenti sono stati coinvolti in progetti comunali di sensibilizzazione per una guida responsabile, simulando ad esempio la guida in stato di ebbrezza mediante l’utilizzo di occhiali ad effetto alcolemia. Anche il settore associativo ha portato avanti progetti per conoscere i pericoli della guida spericolata, interessando 10mila ragazzi.

È importante coinvolgere i ragazzi in iniziative che li rendano protagonisti, come quella di questa mattina a Piazza Arnaldo dove l’impatto visivo di una macchina distrutta da un incidente ha fatto capire in modo diretto cosa significhi guidare irresponsabilmente.

La prefettura, inoltre, ha stipulato una convenzione con l’Università per sviluppare un’attività di indagine scientifica sugli incidenti riguardanti i pedoni e i ciclisti, anche qui per prevenire e contenere gli incidenti sulla viabilità provinciale individuandone le cause più ricorrenti e, pertanto, rendere più efficace l’azione di controllo del territorio.