IL “BIBITARO” CONTINUA A MACINARE RISULTATI

0
78
dimaio

In una Libia martoriata da una guerra fratricida dal 2011, da quando le forze occidentali, prima fra tutte la Francia dell’attuale pregiudicato Sarkozy (complice anche l’allora governo Berlusconi che gli andò dietro), misero a ferro e fuoco il Paese africano con la scusa di liberare i libici dalla dittatura di Gheddafi (per poi lasciare la sua gente allo sbando), oggi assistiamo alle prime, concrete prove di pace: si è formato un nuovo governo di unità nazionale che a dicembre prossimo porterà il Paese a nuove elezioni. In questo sia pur lento progesso di disarmo libico l’Italia ha detto con forza la sua in ambito ONU.
Per l’italia la stabilizzazione della Libia, che comunque ancora deve fare i conti con le forze del generale Haftar che ha in mano tutta la Cirenaica, è un obiettivo strategico sia per bloccare i flussi migratori irregolari verso le nostre coste, che per riprendere l’attività di cooperazione e di investimenti che in passato ne hanno fatto un prezioso partner commerciale.
Ebbene, l’operato dell’Italia è stato pubblicamente riconosciuto dalle autorità libiche: oggi il nostro Ministro degli Esteri Luigi Di Maio è volato a Tripoli in visita al nuovo Primo Ministro Abdelhamid Dbeibah (nome impronunciabile). È stato il primo ministro degli esteri europeo ad essere invitato dal nuovo governo libico.
Mentre i media e la peggiore partitocrazia italiana ancora cercano di appiccicargli l’etichetta di politico di terza classe, Luigi Di Maio
, senza clamore e con umiltà, continua a macinare risultati.
Non a caso ieri uno studio condotto da FB Bubbles sul dibattito politico nelle piattaforme social in rete, emerge che Luigi Di Maio è “il più ‘potente’ fra i ministri dell’attuale Governo.
E meno male che era un “bibitaro”.

Blog di Stelle e dintorni di Roberta Labonia