IL #M5S, IN #PUGLIA, NON ANDRÀ IN COALIZIONE NÉ CON IL PD NÉ CON ALTRI VECCHI PARTITI DI DESTRA E DI SINISTRA

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La DOMANDA che mi sento rivolgere spesso in questo periodo è se il M5S in Puglia accetterebbe di allearsi con il PD per vincere con più facilità le elezioni regionali del prossimo anno.

Ho già risposto numerose volte a questa domanda, ma comunque MI VIENE POSTA RIPETUTAMENTE. Il Movimento 5 Stelle Puglia non intende andare in coalizione né con il Partito Democratico né con altri partiti di destra o di sinistra.

Il motivo è molto semplice: NOI VOGLIAMO RISOLVERE I PROBLEMI CHE DESTRA E SINISTRA HANNO DIMOSTRATO DI NON AVER SAPUTO RISOLVERE NEGLI ULTIMI 20 ANNI e per farlo non possiamo contare su una maggioranza in Consiglio Regionale in cui ci siano anche loro.

In questo senso, per me NON VALE NEANCHE IL COMPROMESSO per cui dovremmo pensare a un’alleanza CON IL PARTITO DEMOCRATICO SENZA MICHELE EMILIANO.

EMILIANO infatti È UNA PARTE DEL PROBLEMA, NON L’UNICO PROBLEMA, e lo capiamo subito attraverso un esempio, quello dell’ARIF.
In questi anni, mi sono battuta moltissimo per far sì che ARIF (Agenzia Regionale Attività Irrigue e Forestali) agisca preoccupandosi prima di tutto dei servizi, che non offre, a cittadini e agricoltori e smetta di funzionare con un ufficio di collocamento precario e mai sufficiente per le persone sfortunate, che hanno bisogno di un lavoro e devono rivolgersi alla politica, per praticamente elemosinarlo ogni anno.

Per il MoVimento 5 Stelle sarebbe IMPOSSIBILE SISTEMARE LE COSE in ARIF DOVENDO CONTARE SU UNA MAGGIORANZA CHE QUEL PROBLEMA L’HA CREATO, formata magari da persone come Michele Emiliano, Sergio Blasi, Donato Pentassuglia, Napoleone Cera e altri, che dovrebbero prima di tutto ammettere di essere più o meno politicamente direttamente artefici di un disastro e poi ritirarsi lasciando lavorare il M5S.

ARIF È SOLO UN ESEMPIO DI COSA NON POTREMMO CAMBIARE AVENDO IN MAGGIORANZA IL PD.

Lo stesso principio vale:
– per la soluzione del pasticcio del PSR;
– per lo stato della SANITÀ, i cui artefici sono tanto la destra di Raffaele Fitto quanto la sinistra di Nichi Vendola ed Michele Emiliano;
– per il disastro dei CONSORZI DI BONIFICA partito con Nino Marmo e proseguito senza sosta fino ad oggi con Alfredo Borzillo;
– per la gestione di ACQUEDOTTO PUGLIESE, che è diventato terreno del peggior inciucio di destra e sinistra con la poltrona di presidente data a Simeone Di Cagno Abbrescia.

La CARICA DI PRESIDENTE di Regione per me e per il M5S non solo è una poltrona di prestigio, da ottenere a tutti i costi, ma UN RUOLO DI RESPONSABILITÀ da gestire e UN’OPPORTUNITÀ da cogliere, con l’unico scopo di risolvere problemi atavici di questa Regione.

Questo lo potremo fare solo contando sulla FORZA INNOVATIVA DEL M5S e su quei CITTADINI DELLA SOCIETÀ CIVILE che accettano di unirsi con le loro forze, e regolando i nostri rapporti con serietà, entusiasmo e disciplina.