IL MARE E’ UN SETTORE PER IL RILANCIO DEL PAESE E LA CRESCITA DELL’OCCUPAZIONE

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Il 61° salone nautico di Genova ha avuto una enorme affluenza ed un enorme successo in termini di ordinazioni

. Oltre mille espositori e mille barche su 200 mq di esposizione. Una crescita di fatturato rispetto allo scorso anno di oltre 6 mld. Un aumento che coinvolge tutti i settori e che crea dunque lavoro. Al Governo spettano investimenti utili a dare respiro a questo settore e per tale motivo è sempre più necessario un utilizzo oculato delle risorse. Tutte le città costiere vogliono finanziamenti ma non tutte lo meritano ed in passato abbiamo assistito a enormi sperperi per infrastrutture e porti che non sono mai decollati.

Ecco il mio comunicato stampa 👇🏻
Nautico Genova: Coltorti, necessari oculati investimenti porti

-“La crescita del settore nautico documentata al salone di Genova riempie di soddisfazione chi vede nel mare chiavi multiple di ripresa economica, sviluppo e occupazione. L’aumento di oltre il 23% del fatturato rispetto allo scorso anno e’ un incremento che non si registrava dal 2007-2008. Da anni sosteniamo l’importanza dell’intermodalita’, ovvero dei collegamenti tra porti, ferrovie, aeroporti ed interporti, come evidenziato al Salone nautico dal ministro Giovannini”. A dirlo e’ Mauro Coltorti, presidente della commissione Lavori pubblici, Infrastrutture e Trasporti del Senato. “Le Regioni, che hanno in capo la gestione degli investimenti e delle priorita’, devono avere il coraggio di scegliere i porti da sviluppare e a queste decisioni devono seguire investimenti oculati. Mi riferisco ad esempio – riprende l’esponente M5s – ai piccoli porti per la nautica da diporto, che sono certamente utili per il settore ma vanno pianificati e realizzati in modo da evitare che dopo pochi anni collassino o si interrino, vanificando dunque le risorse”. “Una regola che vale ancor di piu’ – conclude – per i grandi porti dove investimenti milionari sono stati vanificati da pessime progettazioni o errate prospettive di sviluppo. I fondi non sono infiniti e si devono realizzare bene le opere per non doverle ritoccare dopo pochi anni perche’ progettate male, sotto o sovra dimensionate”.