“Il Mes in Italia ha una cattiva fama”

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È quanto Giuseppe Conte ha spiegato in un’intervista alla Sueddeutsche Zeitung, anticipata in queste ore dal sito del giornale tedesco.
“Non abbiamo dimenticato che ai greci, nell’ultima crisi finanziaria, sono stati richiesti sacrifici inaccettabili perché ottenessero i crediti”, ha affermato il Presidente del Consiglio, dimostrando di aver seguito con attenzione le vicende occorse al popolo ellenico.

“Molti Paesi europei hanno guardato finora soltanto ai propri vantaggi, la Germania ha “una bilancia commerciale superiore a quanto prevedano le regole dell’Ue” e con questo surplus non opera da locomotiva bensì da “freno per l’Europa”, ha aggiunto Conte, rilanciando la necessità dei Coronabond: “L’Ue ha bisogno di tutta la sua potenza di fuoco, nello specifico attraverso l’emissione di titoli comuni. Viviamo il più grande shock dalla guerra” e “a questo anche l’Europa deve dare una risposta”.

Capiremo nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, se l’Europa sia capace di quella solidarietà che sta alla base delle comunità autentiche.
Ma da queste anticipazioni odierne alla stampa tedesca sappiamo già ora che avremo a rappresentarci una persona che ha memoria, coscienza della dignità che si deve ad ogni popolo, oltre che a quello che si rappresenta, e conoscenza delle distorsioni che hanno finora reso squilibrate le politiche fiscali e monetarie dell’UE.
E soprattutto il coraggio di dire in faccia la verità a quei nordici guardiani dell’austerity che finora avevano incontrato come rappresentanti del nostro paese politici afoni e timorosi.
Forza Giuseppe!