In questo momento c’è bisogno di bloccare il #CoronaVirus, di contenerlo, di impedire che vada al Sud

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E poi c’è bisogno di aiutare i medici e il personale sanitario, e di fronteggiare il momento drammatico per le aziende. Capisce bene che la priorità è quella di impedire che il governo si indebolisca.

Però il governo deve mettersi in condizione di farsi aiutare. La scena di sabato sera non è stata bella. La comunicazione istituzionale è una scienza, non è improvvisazione, e la crisi è molto seria: siamo di fronte a una pandemia, non siamo di fronte al Grande Fratello. Conte deve capirlo. Le conseguenze di questo dramma saranno gravissime, sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista economico. Ci attende una lunga marcia.
L’esercizio della critica, anche in questa fase, non è soltanto legittimo ma è doveroso e utile. Non è un traditore della patria uno che esprime dei dissensi.
Sostenere il governo non vuol dire rinunciare a esistere e a pensare, non vuol dire mandare il cervello all’ammasso. A quelli che dicono che dobbiamo stare tutti zitti e buoni e non dobbiamo disturbare il manovratore io rispondo che “non disturbare il manovratore” è una targhetta che sta bene sul bus, non in Parlamento”.