Incendi, Musumeci chiede a Draghi stato mobilitazione Protezione Civile

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Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha chiesto al premier Mario Draghi la dichiarazione dello stato di mobilitazione del servizio nazionale di Protezione Civile per l’emergenza incendi sull’isola.

La richiesta, si legge in una nota della presidenza della Regione, “si è resa necessaria di fronte al grave rischio di incendi dovuto alla eccezionale situazione meteoclimatica che interessa l’Isola”.

Il riconoscimento dello stato di mobilitazione determinerebbe un concorso straordinario di risorse extra-regionali sia in termini di uomini che di mezzi appartenenti ai Vigili del fuoco e al volontariato. Nella mattinata, Musumeci è stato in contatto con il capo della Protezione Civile nazionale Fabrizio Curcio per sollecitare l’adozione del provvedimento. Poco prima, il governatore, assieme al capo della Protezione Civile regionale Salvo Cocina e al responsabile provinciale Giovanni Spampinato, ha fatto un sopralluogo nell’area della Plaja di Catania dove ieri pomeriggio le fiamme, partite da terreni incolti, hanno distrutto alcuni stabilimenti balneari.

VIGILI DEL FUOCO – “Stamattina il livello di rischio sul territorio è tuttora abbastanza alto, a causa della temperatura, dell’umidità e della ventilazione, in tutta l’Italia centromeridionale con punte in Calabria, Sicilia, Puglia, ma anche nel Lazio e in Campania” dice all’Adnkronos Alessandro Paola, vice direttore centrale dell’Emergenza dei Vigili del fuoco, sulla situazione degli incendi, dopo i roghi che ieri hanno reso necessarie alcune evacuazioni a Catania, sottolineando che nonostante il “quadro di criticità” la situazione “è sotto controllo”.

“E’ molto impegnata la flotta aerea di Stato, tutta dispiegata sui vari scenari per cui è richiesto un assetto aereo. Da stamattina ci sono state ben 20 richieste di intervento con assetti aerei e sono 14 le operazioni di spegnimento ancora in corso – sottolinea il vice direttore centrale dell’Emergenza dei Vigili del fuoco – Inoltre stamattina sono stati poco meno di 350 gli interventi via terra, la regione più colpita è la Sicilia con focolai a carattere sparso che però non destano problemi alle persone. Nel frattempo continuano le operazioni sul grande incendio di Cuglieri, in provincia di Oristano”.