Se non esistessero le TV di Berlusconi, non ci sarebbe nemmeno RAI schierata a dx e La7

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E se non esistessero i giornali di Berlusconi, forse quelli degli Agnelli Elkann e di Caltagirone sarebbero meno schifosamente di parte.

Se ne deve dedurre che se non fosse esistito Berlusconi, l’Italia sarebbe un Paese migliore. Berlusconi è stato ed è come un virus che ha infettato dalle Alpi alle Madonie, forse iniziando dalle Madonie. L’infezione, divenuta rapidamente pandemia, poteva essere contenuta se solo si fosse avuto un vaccino che tanti millantavano di avere, cioè l’onestà. Ma mancava ovunque e il virus s’è propagato come il fuoco nelle foreste quando soffia il vento, nella stagione secca. So bene che con i “se” non si va da nessuna parte, ma servono per comprendere la storia che viviamo, e per evitare di costruirci su il futuro. Purtroppo, quando non si taglia la testa al serpente, il suo veleno continua ad uccidere. E se prima il serpente si nascondeva e colpiva con agguati predisposti, ora vive all’aperto, non gli occorre nascondersi, anzi si manifesta con tracotanza, giusto per essere un richiamo per altre serpi velenose. Tutto il Sistema gli si è asservito: l’immagine più eloquente è la foto di un sindaco Calabrese che gli bacia la mano, inchinandosi, mentre lui sogghigna soddisfatto per il manifesto atto servile. Quella foto è l’immagine dell’Italia asservita a quest’uomo. Un’Italia istituzionale che va da un sindaco di periferia al Quirinale, passando per palazzo Chigi. La vera, incontestabile disgrazia per il nostro popolo, è questa. Ogni legge iniqua e ogni abuso di potere, dipendono da lui. E da chi gli regge il moccolo in tutte le sedi.