Italia e altri 12 Paesi hanno ‘squilibri macroeconomici’

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Tredici Stati membri dell’Ue, incluse Italia e Germania, devono subire un “esame approfondito” nel 2020, per “identificare e valutare la serietà” dei loro squilibri macroeconomici. Lo comunica la Commissione europea. Questi Paesi, secondo l’esecutivo Ue, “devono continuare a lavorare” per porre rimedio ai rispettivi squilibri, al fine di prepararsi alle “sfide a lungo termine e agli choc futuri”.

Gli Stati identificati dal rapporto della Commissione sono Bulgaria, Croazia, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Olanda, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia.

Tra i 13 Paesi sono tre quelli che hanno squilibri macroeconomici “eccessivi”: Italia, Grecia e Cipro; gli altri 10 hanno squilibri macroeconomici, senza ulteriori aggettivi. L’Italia, per la Commissione, registra squilibri macroeconomici “eccessivi” da sette anni a questa parte. Cinque Paesi (Belgio, Cipro, Grecia, Italia e Portogallo), ricorda il rapporto della Commissione, hanno un debito pubblico sopra il 100% del Pil, mentre Francia e Spagna sono appena al di sotto di quella soglia.

Quando si prende in considerazione anche il debito privato, “in sette casi (Belgio, Cipro, Francia, Irlanda, Portogallo, Spagna e Regno Unito), un debito pubblico sopra il 60% del Pil si unisce ad un debito del settore privato che sorpassa le soglie” previste nella valutazione della Commissione. Nel 2018, la percentuale del debito pubblico sul Pil è calata, “ma spesso meno del 2017, riflettendo un allentamento delle posizioni di bilancio e un raffreddamento della crescita nominale del Pil. Alcuni dei debiti più elevati”, sempre in rapporto al Pil, “non sono migliorati o sono persino aumentati nel 2018 – sottolinea la Commissione -: il debito pubblico è rimasto invariato in Francia ed è aumentato a Cipro, in Grecia e in Italia”.