I risultati del sondaggio di Pagnoncelli per il Corriere, ci danno il senso di quanto il popolo italiano sia ingrato.
Il povero statista di Rignano sull’Arno relegato ad un misero 14% di consenso ed asfaltato da tutti quelli che fanno politica, nessuno escluso. Risultano più graditi di lui perfino Bonelli e la Bonino, ma lo sarebbe pure Giggetto Polpettone, consigliere comunale di Afragola, se il suo nome fosse stato incluso fra quelli proposti agli intervistati, dalla società di rilevazione.
Ma insomma cos’hanno contro il tapino questi benedetti italiani? Eppure lui, intervistato come mai, lo ripete in tutte le occasioni di essere stato l’artefice ed il regista dell’operazione che ha portato al defenestramento del pericoloso Conte e dell’incarico a Draghi. E quegli ingrati degli italiani cosa fanno? Pensano esattamente l’opposto, premiando il vituperato Conte con uno strepitoso 42%. Triplicando l’indice del simpatico rignanese e ponendolo al di sopra (e di tanto) di tutti gli altri.
Opportuno chiedersi se fra gli intervistati Pagnoncelli non abbia incluso tutti (e proprio tutti) i suoi potenziali votanti. Includendo anche i componenti della famiglia del grande rottamatore, perché quel 14% degli intervistati risulta essere esattamente corrispondente al numero complessivo di chi lo voterà nelle prossime elezioni, circa 300 persone, sempre che nel periodo da qui all’evento elettorale, qualcuno non cambi idea e voti qualcun’altro (e può succedere).
Ad maiora Matteo.
Giancarlo Selmi
