LA CALIFORNIA CERTIFICA IL RISULTATO ELETTORALE, BIDEN HA UFFICIALMENTE SUPERATO QUOTA 270 GRANDI ELETTORI

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La California ha certificato i risultati delle sue elezioni presidenziali ed ha nominati i suoi 55 Grandi Elettori per il presidente eletto Joe Biden, consegnandogli ufficialmente la maggioranza del Collegio Elettorale necessaria per vincere la Casa Bianca.
L’approvazione formale da parte del Segretario di Stato Alex Padilla della vittoria di Biden nello Stato della California ha portato il suo numero di Grandi Elettori di Joe Biden a quota 279, secondo il conteggio tenuto dell’Associated Press. Biden ha quindi ufficialmente superato quota 270 Grandi Elettori necessari per la vittoria.
Questi passaggi nelle elezioni sono spesso ignorate come formalità. Ma i meccanismi normalmente nascosti dell’elezione del presidente degli Stati Uniti hanno attirato nuove attenzioni quest’anno con il presidente uscente Donald Trump che continua a negare la vittoria di Biden e persegue strategie legali volte a ribaltare i risultati prima che siano finalizzati.
Sebbene sia stato evidente da settimane che Biden abbia vinto le elezioni presidenziali, l’ufficialità dei 270 Grandi Elettori è un ulteriore suo passo verso la Casa Bianca, ha detto Edward B. Foley, professore di diritto presso la Ohio State University.
“È una pietra miliare legale verso quello status”, ha detto Foley. “Tutto quello di cui abbiamo parlato prima era basato su ciò che normalmente definiamo proiezioni”.
I Grandi Elettori si incontreranno il 14 dicembre per votare formalmente per il prossimo presidente degli Stati Uniti. La maggior parte degli Stati ha leggi che vincolano i propri Grandi Elettori a votare a favore del vincitore del voto popolare nel proprio Stato, misure che sono state confermate proprio ad inizio di quest’anno da una decisione della Corte Suprema.
Al momento non ci sono indicazioni del fatto che qualcuno dei Grandi Elettori di Joe Biden non intenda votare per lui. I risultati del voto del Collegio Elettorale devono essere ricevuti e quindi approvati dal Congresso il 6 gennaio.
Sebbene i legislatori possano teoricamente opporsi all’accettazione dei voti degli elettori, viene considerato praticamente impossibile che Biden possa essere bloccato in quel momento. “In pratica, siamo già sicuri che Joe Biden sarà inaugurato il 20 gennaio”, ha chiosato Foley.
Trump ed i suoi supporter hanno intentato almeno 50 casi legali cercando di ribaltare i risultati negli Stati chiave che Biden ha vinto, principalmente Arizona, Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin. A ieri il conteggio vede 46 sconfitte vs 1 vittoria (minore) per i legali repubblicani.
Il team legale e la campagna di Trump hanno anche sollevato la controversa e dubbia ipotesi che le legislature statale a guida repubblicana potessero nominare un gruppo rivale di Grandi Elettori favorevoli a Trump in alcuni di questi Stati.
Ma i leader statali repubblicani hanno rifiutato in maniera chiara questa possibilità e in ogni caso sarebbe probabilmente inutile. Secondo la legge federale, infatti, entrambe le camere del Congresso dovrebbero votare per accettare una lista alternativa di Grandi Elettori.
In caso contrario, la legge prevede che debbano essere utilizzati i Grandi Elettori nominati dai governatori dei vari Stati, secondo le normative statali: in questo caso, tutti Grandi Elettori di Biden.
L’ultima disperata mossa restante a questo punto è quella di bloccare il risultato del Collegio Elettorale al Congresso. Questa tattica è stata già provata altre volte: una manciata di Democratici al Congresso nel 2000, 2004 e 2016 si sono opposti alla nomina ufficiale di George W. Bush e Trump alla presidenza. Ma i numeri non sono stati sufficienti per impedire ai due uomini di entrare in carica.
Ad oggi risulta solo un deputato repubblicano, Mo Brooks dell’Alabama, disposto a contestare al Congresso il risultato del voto del Collegio Elettorale. Per poter anche solo porre la questione al voto del Congresso, occorre almeno il supporto di un senatore per questo esposto — cosa che al momento non c’è.
Ad ogni modo visto che la legge prevede che qualsiasi obiezione di questo tipo debba essere approvata a maggioranza sia dalla Camera dei Rappresentanti che dal Senato, il fatto che la maggioranza della Camera sia rimasta ai democratici, anche se per poco, rende di fatto impossibile questa remota possibilità.
In questa situazione nella giornata di ieri anche Kellyanne Conway, una delle più famose ex consigliere della Casa Bianca di Trump, ha ammesso l’inevitabile:
“Se si guarda al risultato del Collegio Elettorale, sembra evidente che Joe Biden e Kamala Harris vinceranno. Io assumo che i Grandi Elettori lo certificheranno e così diventerà ufficiale. Noi, come nazione, andremo avanti, perché lo facciamo sempre”.
Concludiamo con una curiosità: uno dei Grandi Elettori che il 14 dicembre nominerà ufficialmente Joe Biden presidente degli Stati Uniti è Hillary Clinton, l’ex Segretario di Stato ed ex candidato democratico sconfitta alle elezioni 2016 proprio dal presidente Trump.
Clinton è infatti parte integrante della lista certificata di Grandi Elettori per Biden dello Stato di New York ed, ironia della storia, sarà uno dei voti che porrà fine all’avventura di Trump alla Casa Bianca dopo quattro anni.