LA CORTE DEI CONTI UE STRONCA ANCORA IL #TAV TORINO-LIONE E AGGIUNGE IL DOLO: “DATI GONFIATI E ZERO BENEFICI”

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La relazione della Corte dei Conti che aveva sonoramente BOCCIATO il TAV Torino-Lione a giugno si è arricchita di un nuovo elemento: è stato infatti allegato al documento lo studio indipendente realizzato dal professor Yves Crozet, specialista in Economia dei Trasporti dell’Università di Lione 2, che non parla più di “errori di calcolo”, ma di “manipolazioni volontarie”.

Il professor Crozet è netto: “La galleria Lione-Torino è un tipico esempio di manipolazione del calcolo economico in cui, oltre alla sopravvalutazione del traffico, vi sono valutazioni fantasiose dei guadagni in termini di emissioni di CO2”.

Secondo Crozet, dunque, è stato CONSAPEVOLMENTE presentato un quadro più roseo delle aspettative dai promotori del progetto!

Del resto, i dati raccolti nel suo studio sono inequivocabili: i fautori del TAV raccontano che nel 2035 il traffico su rotaia supererà i 41 milioni di tonnellate all’anno…Vale a dire quasi 14 VOLTE il traffico attuale! Possono essere considerate stime attendibili, se tra il 2000 e il 2016 il traffico merci in Francia è addirittura DIMINUITO del 40%?

Lo stesso discorso è valido per il fantomatico risparmio di CO2: secondo gli stessi promotori del progetto, il bilancio della CO2 diventa positivo solo nel 2037, quasi 25 anni dopo l’inizio dei lavori. Ipotizzando 900 mila camion il cui carico sia trasferito su ferrovia, si ottiene un risparmio di 362.700 tonnellate all’anno, ovvero 6,9 volte INFERIORE ai 2,5 milioni di tonnellate/anno indicate dai promotori. Con questo risparmio, secondo Crozet, ci vogliono 25 anni SOLO per compensare i 9 milioni di tonnellate di CO2 prodotti dalla costruzione del tunnel in Val di Susa! Il risparmio di anedride carbonica diventerà quindi evidente solo verso la metà del Ventunesimo secolo, e 20 anni dopo il risparmio sarà di circa 7 milioni di tonnellate, 10 volte MENO di quanto annunciato dai promotori del progetto…E questo dando per buone le ipotesi più ottimistiche sul trasferimento del traffico dai camion al treno!

Questi nuovi elementi NON possono essere ignorati dalla Commissione europea… E se anche volessero fare orecchie da mercante, glieli ribadirò io: ho infatti inviato un’interrogazione scritta in cui chiedo se, alla luce di questi nuovi dati, in cui sembra emergere addirittura il dolo nelle stime, la Commissione ritenga sempre opportuno il co-finanziamento del progetto.

Vi terrò aggiornati!

Tiziana Beghin