LA NAZIONALE ITALIANA SBANCA A PORTO CONTE

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LEN – Coppa Europea di nuoto in acque libere. Quinta tappa – 10 KM

Non si poteva attendere di meglio dalla tappa sarda della Coppa Europa LEN di nuoto in acque libere. Alghero consacra Gregorio Paltrinieri e Martina De Memme come leader delle classifiche finali maschili e femminili che hanno assemblato i migliori piazzamenti nelle quattro tappe del circuito 2021.

L’exploit italiano è avvenuto sotto il sole e a contatto con un mare calmo ma tendente a rinfrescarsi visto che l’autunno si è incuneato prepotentemente anche nella verdeggiante baia di Porto Conte.

Greg il magnifico, dopo il successo della scorsa settimana a Piombino replica da campione qual è contenendo gli attacchi del suo ugualmente ineccepibile compagno di squadra Domenico Acerenza e del talentuoso transalpino Marc Antoine Olivier che hanno chiuso i dieci chilometri distanziati di un niente.

La sfida in rosa vede salire sul podio le teutoniche Leonie Beck e Jannette Spiwoks, seguite dalla bravissima Giulia Gabbrielleschi, già vincitrice nella gara toscana. Dietro di lei altre due connazionali, Giulia Berton e Martina De Memme la cui costanza nei piazzamenti (c’è anche la vittoria nella tappa in Macedonia) le è valso il premio finale.

Applausi anche per il fondista sardo Fabio Dalu, accompagnato dal suo allenatore Marco Cara, per la prima volta chiamato nel giro della nazionale (vedere interviste in basso). L’universitario cagliaritano, per gran parte della gara, è riuscito a tenere il ritmo dei campioni.

PARLA IL PRESIDENTE DELLA FEDERNUOTO SARDEGNA DANILO RUSSU

Non hanno vinto solo gli atleti nella Riviera del Corallo. Le raffiche di complimenti ricevuti dagli organizzatori sferzano i loro cuori e lasciano margini di riuscita anche per il prossimo anno. La Federnuoto Sardegna supera con ampi voti quest’altro test internazionale dopo le recensioni positive avute per il Sardinia Waterpolo Cup che a luglio aveva riunito tre nazionali di pallanuoto: Italia, Russia, Croazia.

Il presidente del comitato isolano Danilo Russu, seppur provato da questo periodo di intenso lavoro non si dimentica di elogiare coloro che sono riusciti ad imbastire un apparato organizzativo efficiente su più fronti: vitto, alloggio e campo gara, tutti da incanto.

“In primo luogo mi devo complimentare con la Freedom in Water e la sua presidente Silvia Fioravanti che è stata attenta nel preservare il benessere delle dieci delegazioni europee presenti. Il suo lavoro – continua Russu – si è unito a quello dell’Olimpic Team che ha dato dritte importanti su come gestire la giornata, visto che aveva portato a buon fine il ritrovo natatorio di Piombino. E di sicuro è stato decisivo anche il supporto della FIN Sardegna.

Quali sono i complimenti che ha gradito di più?

Non faccio distinzioni, ci mancherebbe, fa piacere riceverli da chiunque. Semmai mi inorgoglisce che siano arrivati all’unisono dai quattro delegati LEN provenienti da Ungheria, Russia, Ucraina e Spagna. Ognuno di loro aveva una mansione strategica nel corso della competizione; questo significa che è davvero riuscito tutto bene.

Si è registrata qualche assenza dell’ultimo minuto.

Purtroppo si, un gruppo di atleti si è visto cancellare il volo per la Sardegna per problemi di coincidenze. Nonostante ciò l’immenso valore dei presenti non ha intaccato il prestigio della gara. Erano presenti quattro atleti che insieme portavano idealmente al petto sette medaglie olimpiche

Il lavoro collettivo funziona sempre.

Ho sempre puntato su una forte sinergia nella volontà di far crescere il movimento. Il supporto di tutti è stato determinante per la riuscita della manifestazione.

Gli atleti italiani hanno dato un’altra dimostrazione di forza

Ritengo molto positivo che il circuito sia stato vinto dagli italiani. E sulla scia di questa magnifica performance, penso che in Sardegna il settore stia facendo passi da gigante grazie alle società che si impegnano tanto per l’allestimento delle gare. Il fondo è un settore in cui il comitato vuole investire anche per supportare i due atleti sardi che gravitano nella Nazionale Italiana: Marcello Guidi e Fabio Dalu.

Fabio Dalu non ha sfigurato

Si, è molto soddisfatto e noi siamo fieri della sua presenza costante nelle manifestazioni internazionali. Ma ritengo molto positiva anche la convocazione del tecnico regionale Marco Cara che ha potuto condividere con gli altri suoi colleghi della nazionale un’esperienza molto arricchente. Per noi del Comitato è un altro motivo di grande soddisfazione.

Ringraziamenti particolarissimi?

Si, lo rivolgo al direttore tecnico del settore fondo nazionale Stefano Rubaudo perché è grazie a lui che la Coppa LEN è tornata in Sardegna. Grazie alla sua esperienza la manifestazione è stata organizzata in maniera ottimale. E poi c’è un’altra persona importantissima a cui devo essere grato: il presidente nazionale della Federnuoto (e anche della LEN) Paolo Barelli.

VELOCE BOTTA E RISPOSTA CON L’ISOLANO FABIO DALU:

Il tempo di farsi una gara nel Mediterraneo e Fabio Dalu si ritrova nuovamente in aeroporto, in attesa dei voli che lo porteranno prima ad Atlanta e poi a Columbus (Ohio) dove studierà e si applicherà con la disciplina presso l’Università Statale. Un’esperienza quella americana che gli sta regalando molte soddisfazioni. Intercettato a Fiumicino ha rilasciato le sue fugaci impressioni.

Come hai trovato Alghero?

È sempre molto bella, l’acqua era un po’ fredda in quanto le temperature si sono abbassate questa settimana.

Un giudizio sulla tua prestazione?

La ritengo buona, considerando che in questo momento della stagione non mi sto assolutamente allenando per una 10km.

Sensazioni sul ruolo della Nazionale?

Il nuoto in acqua libere è ormai ad un livello molto alto e siamo sicuramente una delle nazionali più forti al mondo.

E come valuti la situazione in Sardegna?

Il movimento nella mia regione credo debba ancora crescere per quanto riguarda il livello agonistico, si può dare molto di più.

Hai trascorso l’esperienza algherese con il tuo allenatore Marco Cara

Sono molto contento che anche lui sia stato convocato, è sempre un piacere per me essere accompagno da Marco, qualsiasi sia il livello della gara.

L’Ohio ti attende

Si. Mi allenerò lì per un po’.

IL TECNICO MARCO CARA CREDE NELLE DECISIONI COLLETTIVE

Sensazione unica ed esperienza bellissima. Bastano poche parole al tecnico dell’Esperia Cagliari Marco Cara per raccontare la sua prima volta all’interno del team della nazionale di fondo.

“Ho imparato tante cose dagli altri tecnici presenti – dichiara – che seguono le vicende della nostra nazionale da più tempo. Penso che la trasferta di Alghero sarà ricordata per la mole di nozioni e informazioni che sono riuscito ad inglobare in un colpo solo.

La nazionale italiana non ha affatto sfigurato

Da una parte ci siamo emozionati per le belle prestazioni offerte da Gregorio e Domenico,

dall’altra siamo ugualmente contenti per il terzo posto di Giulia. In definitiva la nostra selezione si è comportata benissimo con piazzamenti di tutto rispetto.

Dal punto di vista tecnico che gare sono state?

Quella maschile aveva un parco partecipanti davvero sontuoso, ed è stato un piacere vederli nuotare e competere per il titolo.

Il tuo allievo Fabio Dalu come l’hai visto?

Ha sicuramente dato il massimo riuscendo a tirar fuori tutto quello che aveva in questo momento. Da un mese a questa parte si sta allenando in Ohio dove ha leggermente ridotto i volumi di lavoro per iniziare con molta calma la stagione. E quindi sapevamo che avrebbe avuto difficoltà nella parte finale. Ma ha tenuto più del previsto, e siamo molto contenti della sua prestazione; il giudizio è complessivamente positivo.

Il fondo sardo di cosa ha bisogno per continuare sulla giusta via?

Manifestazioni come questa di Porto Conte servono tantissimo. Il nostro movimento va più che bene ma l’arrivo di tanti campioni di livello mondiale possono attrarre ancor più appassionati, soprattutto i giovani. Magari sarebbe meglio organizzarle nei mesi più caldi; in Sardegna abbiamo l’imbarazzo della scelta nell’individuazione di luoghi idonei.

Considerazioni finali?

Ringrazio la Federazione per la chiamata che mi ha dato un’opportunità di crescita e lo staff del mio club Esperia Cagliari che in tanti anni, con il lavoro di gruppo mi ha dato l’opportunità di approfondire la materia e di conseguenza portare i ragazzi all’ottenimento di risultati importanti. Credo sia importante per tutte le società riuscire a programmare con una politica collegiale.