Le concentrazioni di zucchero sotto le praterie di queste piante sono almeno 80 volte superiori a quelle precedentemente misurate negli ambienti marini.
Gli studiosi si sono chiesti come mai il saccarosio non venga consumato dalla grande comunità di microrganismi nella rizosfera delle fanerogame. “Abbiamo passato molto tempo a cercare di capirlo – dice la prima autrice Maggie Sogin, che ha guidato la ricerca al largo dell’isola d’Elba – quello che abbiamo scoperto è che le alghe, come molte altre piante, rilasciano composti fenolici nei loro sedimenti. Vino rosso, caffè e frutta sono pieni di fenolici e molte persone li assumono come integratori per la salute. Quello che è meno noto è che i fenolici sono antimicrobici e inibiscono il metabolismo della maggior parte dei microrganismi”.