LA QUINTA “GIORNATA PARALIMPICA NEL GUILCER” SI ADATTA MOLTO BENE ANCHE ALLE STAGIONI CALDE

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Vivere certe esperienze, in felpa o in t-shirt, non fa alcuna differenza. Gli sport paralimpici attirano i bambini come le mosche al miele e poco importa che ci sia bisogno delle stufe o di un ombrellone parasole. L’hanno capito gli affiatatissimi componenti dello staff targato Tennistavolo Norbello che dopo aver organizzato alla perfezione la quinta edizione della Giornata Paralimpica nel Guilcer si sono ritrovati stanchi, sudati ma anche felici e festanti.
Non era semplice esportare all’aria aperta una kermesse sportiva che nelle sue precedenti edizioni si è sempre vissuta all’interno della palestra comunale di via Azuni a Norbello. La piaga Covid ha sparigliato tutti i progetti cantieratati nel calendario 2020 e così, grazie anche al patrocinio del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) – C.R. Sardegna e della Federazione Italiana Tennistavolo (FITeT), si è riusciti a mettere su un bel ritrovo alternativo che da dicembre scorso è stato spostato a fine luglio. Caratterizzata da un’ottima presenza di giovani provenienti sia da Norbello, sia dai comuni circostanti, il pomeriggio inconsueto vissuto nel parco sportivo che sta proprio attorno alla palestra è stato popolato da tecnici federali specializzati nel diffondere le discipline ospitate. Infatti, i piccoli scolari in assetto vacanziero hanno fatto la fila per provare con scherma, handbike (velocipede per disabili che si muove attraverso l’utilizzo delle mani), bocce, calcio balilla paralimpico e ovviamente il tennistavolo, unico sport che si è praticato al chiuso perché i luoghi ventilati non permettono alla pallina di vorticare con coerenza (ma nel parco campeggiavano due mini-tavoli in cerca di lusinghe). Tra l’altro, senza spostamenti d’aria si è potuto utilizzare il robot spara palline che tanto ha divertito i neofiti praticanti.
Tra gli ospiti c’era anche un nutrito gruppo di ragazzini tra i sei e i dieci anni, provenienti dalle sub regioni del Guilcer e del Barigadu che stanno frequentando un camp estivo nella vicinissima località di Nuraghe Ruju, organizzato dall’Associazione culturale ricreativa “La Pagina Bianca”. E poi insieme ai giovani e non solo del territorio, hanno partecipato diversi utenti che gravitano in alcune strutture sanitarie della zona. A loro si sono uniti autentici atleti paralimpici che si sono confusi tra la folla festante per insegnare i rudimenti del ping-pong e dare un valido aiuto allo staff per la riuscita della manifestazione.
Tra tiri di scherma, acclimatamenti con le bocce, esecrabili frullate al biliardino e giri spensierati sulle handbike, le tre ore e mezzo previste dal cartellone sono scivolate via nel pieno rispetto delle norme anti Covid (c’era anche un’equipe sanitaria con ambulanza). Emblematico il continuo ricorso all’abbeveramento verso le abbondanti scorte d’acqua a disposizione dei presenti.
A dare un ulteriore tocco autorevole al pomeriggio dedicato al paralimpismo anche il presidente Regionale della FIB (Federazione Italiana Bocce) Sardegna Gianluca Franco Lilliu, la consigliera del CIP Sardegna Manuela Caddeo, il suo collega di giunta Carmelo Addaris in veste anche di delegato regionale della FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) Sardegna e il delegato provinciale del CIP di Cagliari Maurizio Fuccaro nei panni anche di delegato per la provincia di Oristano della Federazione Italiana Scherma (FIS).
Il presidente del Tennistavolo Norbello, nonché presidente della FITeT e vicepresidente del CIP Sardegna Simone Carrucciu elabora dei bilanci lusinghieri: “E’ andato veramente tutto a gonfie vele – esterna – e se lo ammette una persona solitamente molto critica, significa che dietro c’è stata la massima efficienza. Facendo vestire a tutti la t-shirt ufficiale della Giornata Paralimpica nel Guilcer abbiamo creato una coreografia niente male che è servita a dare un ulteriore sprint ai nostri ospiti, dimenatisi impavidamente tra tutti gli spazi a disposizione. Con i litri d’acqua e gli snack messi a loro disposizione, sono potuti restare gagliardi fino alla fine. Ringrazio tantissimo i dirigenti e staff del Tennistavolo Norbello, senza dimenticare i simpatizzanti provenienti anche dai centri vicini, che hanno voluto sposare la nostra causa paralimpica. Per merito loro ho visto ragazzi con disabilità e non condividere gli stessi giochi con allegria, frutto di stato d’animo stimolato a nuove visioni e aperture. È stato emozionante vedere i pongisti paralimpici Federica e Mauro impartire lezioni di tennistavolo a chi non aveva mai impugnato una racchetta in vita sua. Quadretti che dovrebbero essere proposti continuamente per tenere sempre più caldi i temi legati all’inclusione sociale. Un grande ringraziamento va anche al CIP Sardegna per il supporto e un abbraccio virtuale lo indirizzo ai dirigenti, atleti e tecnici federali che hanno speso un venerdì sera estivo per dedicarsi a questa bellissima causa, dando segni concreti di collaborazione col movimento paralimpico. Un abbraccio caloroso al fotografo Alessio Todde della Nonsolofoto Cagliari che pur essendo subissato dagli impegni trova sempre il modo per presenziare. Probabilmente, in futuro, questa manifestazione in versione estiva arricchirà il nostro calendario annuale di eventi. L’esperimento all’aperto ci darà tanto da pensare in vista di nuovi progetti. Grazie ancora a tutti i partecipanti e alla prossima”.
TESTIMONIANZE DIRETTE
Gianluca Franco Lilliu (Presidente FIB Sardegna): “Ho trascorso una bellissima giornata condivisa in un clima di pura amicizia con i ragazzi, i loro accompagnatori e gli ospitali componenti dell’organizzazione. La FIB Sardegna non ha esitato un attimo nell’accogliere l’invito della Tennistavolo Norbello e lo ha fatto entusiasticamente, nella convinzione che questi momenti di aggregazione e confronto siano imprescindibili per la promozione dello sport. Per me era la prima partecipazione alla Giornata Paralimpica nel Guilcer e ne sono rimasto colpito in positivo dal suo format e per il grande interesse che le bocce hanno suscitato sui visitatori. Ringrazio il presidente Simone Carrucciu, in attesa dell’invito alla prossima edizione”!
Maurizio Fuccaro (Delegato Federazione Italiana Scherma – Prov. Oristano): “Anche a nome del delegato regionale Gianmarco Tavolacci abbiamo accolto con grande piacere l’invito da parte del Tennistavolo Norbello. Ritengo che sia fondamentale essere presenti perché credo fortemente nella collaborazione tra federazioni. La Federscherma, negli ultimi anni, ha avuto modo di aprirsi, mostrandosi disponibile in qualsiasi occasione. Ci impegniamo a far conoscere uno sport, probabilmente poco praticato ma che in Sardegna riscontra un notevole sviluppo, soprattutto col settore paralimpico dove per la prima volta abbiamo partecipato ai campionati assoluti. Questo è sicuramente frutto di un grande lavoro ma significa altresì che c’è gran voglia di scherma in tutte le sue estrinsecazioni. Non faremo mai mancare sia il nostro supporto alle giornate di promozione dello sport, sia il sostegno alle attività sul territorio che si svilupperanno in futuro”.
Manuela Caddeo (Consigliera CIP Sardegna): “Manifestazione riuscitissima, grazie anche alla società organizzatrice che riesce a formare una squadra affiatata, collaborativa e vincente. Ci siamo prodigati affinché tutti potessero dare un contributo fattivo nel corso di un pomeriggio davvero speciale, anche sul lato squisitamente pratico con l’allestimento, per esempio, delle diverse postazioni. Sono rimasta favorevolmente colpita dal numero considerevole di bambini intervenuti, tanti ma non troppi, vista l’esigenza di salvaguardare la salute altrui. E’ stato bello perché tra loro c’erano diversi ragazzi con disabilità motoria, cognitiva e sensoriale; tutti comunque entusiasti di provare discipline non molto diffuse nelle zone decentrate. In mezzo a loro anche persone adulte, tra cui molti genitori, che sono voluti restare a godersi questa bella cartolina di sport sano e divertente. Un aspetto curioso l’ho riscontrato quando un bambino autoctono, dopo aver osservato la situazione, si è allontanato in bici per convogliare di lì a poco tutti i suoi amici. Con grande umiltà e col sorriso hanno chiesto se potessero partecipare alle iniziative in corso. Segno che la giornata è stata inclusiva anche a livello sociale e partecipativa a livello territoriale; insomma, un gran successo”.
Carmelo Addaris (Delegato FISPES Sardegna): “Ho avuto l’ennesima conferma che la preadolescenza e la prima adolescenza rappresentano le fasce d’età maggiormente ricettive dei concetti paralimpici, sia per la disinvoltura, sia per l’approccio psicologico. Quella chiusura a priori che magari si riscontra in altre età, tra loro viene esclusa categoricamente perché si affacciano in un mondo a loro sconosciuto. Si percepisce il senso dell’intraprendenza nel voler approfondire certi argomenti. È stato davvero commovente vedere un gruppo di ragazzi che a fine serata è venuto a salutarmi e ne ho approfittato per raccogliere alcune impressioni. Una di loro, molto spontanea e determinata, di circa otto anni, mi ha detto di aver provato tutti gli sport, di aver battuto tutti in qualsiasi disciplina, maschietti compresi, e di trovare nella scherma lo sbocco ideale per il suo futuro sportivo. Mi ha ringraziato anche per l’esperienza bellissima provata nell’andare in handbike. Mi ha colpito favorevolmente la sostanza della manifestazione e la voglia di fare dei bambini che hanno sorpreso gli stessi loro accompagnatori”.
Erika Berrutti (Presidente Associazione culturale ricreativa “La Pagina Bianca”): “Abbiamo accettato con grande entusiasmo l’invito del presidente del Tennistavolo Norbello perché crediamo fortemente nel messaggio inclusivo che passa attraverso lo sport. I bambini, grazie alle attività proposte, si sono sentiti protagonisti della manifestazione e questo ha permesso uno scambio attivo ed efficace. Hanno sperimentato che i veri limiti sono quelli legati al pregiudizio e agli stereotipi. A livello educativo, l’esperienza attiva è la miglior insegnante”.
Alberto Cualbu (Dirigente A.S.D. Tennistavolo Norbello): “Abbiamo sudato le proverbiali sette camicie ma ne è valsa la pena perché abbiamo dato vita ad una bella manifestazione. Impeccabile la corografia dove ci siamo ritrovati tutti con indosso una simpatica maglietta color canarino, ma soprattutto emozionante vedere i bambini coinvolti nel provare le discipline paralimpiche, specie la scherma e l’handbike dove li ho visti particolarmente coinvolti. Se ci fosse stato meno caldo il tutto sarebbe stato ancora più piacevole ma se capiterà di ripeterci in versione estiva sarà meglio cominciare in orari in cui il sole è in fase decadente”.