LA RETORICA RIVOLUZIONARIA NON FACCIA PERDERE DI VISTA LA REALTÀ!

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“Per un vero rivoluzionario il pericolo più grande, fors’anche l’unico, è l’esagerazione rivoluzionaria, l’oblio dei limiti e delle condizioni che rendono opportuna ed efficace l’applicazione dei metodi rivoluzionari. E’ qui che i veri rivoluzionari si sono più spesso rotti l’osso del collo, quando si son messi a scrivere la parola “rivoluzione” con la maiuscola, a fare della “rivoluzione” qualcosa di quasi divino, a perdere la testa e perdere la facoltà di riflettere col massimo sangue freddo e a mente chiara, di pesare, di verificar e in quale momento, in quali circostanze, in quale campo d’azione bisogna saper passare all’azione riformista. I veri rivoluzionari periranno soltanto nel caso in cui perdessero la facoltà di ragionare freddamente e s’immaginassero che la “rivoluzione”, “grande, vittoriosa, mondiale”, possa e debba assolutamente risolvere per via rivoluzionaria ogni sorta di problemi, in qualsiasi circostanza, e in tutti i campi dell’azione.”
(Vladimir Lenin, dalla Pravda del 7 novembre 1921)