La terza legge della stupidità e il Rignanese

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A proposito di mascalzonate politiche, non è giusto paragonare Donald Trump, che ha tenuto in ostaggio Capitolo Hill, con Matteo Renzi che ha tenuto in ostaggio il governo in piena pandemia. Prima di tutto (come notato sul Fatto da Spinoza.it) rispetto ai 74 milioni di voti di Trump, risulta che l’altro ne abbia un pelino di meno. Ma poi tutto si potrà dire dell’ex inquilino della Casa Bianca tranne che sia uno stupido. Mentre il nostro compatriota, che all’origine sembrava tutt’altro che stupido, alla stupidità politica sta versando un generoso tributo. Secondo la “Terza legge fondamentale della stupidità” – elaborata da Carlo M. Cipolla, massimo studioso della materia –, “una persona stupida causa un danno a un’altra persona senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita”. Infatti, dopo il voto in Parlamento fomentato dal genio fiorentino ci ritroviamo con una maggioranza amputata, un governo indebolito e un premier assediato. Perfino l’opposizione, investita dal fallout renziano appare sgarrupata e perde pezzi. Ma, soprattutto, dicono i sondaggi che la stragrande maggioranza degli italiani considera la crisi assurda e incomprensibile.

La stampa internazionale si chiede se l’Italia sia impazzita. In sintonia con la Commissione di Bruxelles che s’interroga sulla credibilità del nostro Paese, prima che gli vengano versati i famosi 209 miliardi. Insomma, una catastrofe, uno tsunami, una Chernobyl istituzionale a opera di un leader esagitato che in cambio cosa ha ottenuto? Premier, governo e maggioranza sono malgrado tutto rimasti in piedi. Italia Viva da lui sospinta in quella terra di nessuno che è l’astensione, non conta più una mazza. Non solo, perché c’è un’ala dissenziente del partitino che mediterebbe il ritorno nella maggioranza. Senza contare che, privo di un piano B fattibile, e totalmente isolato, il casinista di Rignano dovrà trovarsi altri passatempi. Un saldo così disastroso non lo si vedeva dai tempi della ritirata di Russia. Per tornare al paragone con Trump, va ricordato che la legge di Cipolla prevede un paio di corollari. Che, a differenza dello stupido, il bandito trae vantaggio dall’aver danneggiato gli altri. Che la stupidità riposa raramente e sovente dispiega i suoi effetti ad ampio raggio e senza confine alcuno (il che mi fa temere che anche nei recenti rovesci della AS Roma possa esserci lo zampino di Renzi).                                                               (di Antonio Padellaro – Il Fatto Quotidiano)