Le elezioni in Bolivia erano regolari

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Una pubblicazione di novembre del CEPR – Center For Economic and Policy Research con sede negli Stati Uniti – prova ad analizzare i dati delle ultime elezioni boliviane, per controllare se i sospetti di irregolarità siano fondati. Provo a riassumerlo un po’, illustrandovene i punti ed i dati fondamentali.

In Bolivia c’è un sistema a doppio turno “potenziale” il quale contempla la vittoria di un candidato senza passare per il ballottaggio nel caso in cui esso arrivi primo col 50% dei voti, oppure con più del 10% dei voti di scarto rispetto al secondo.

L’autorità elettorale boliviana è il TSE (Tribunal Supremo Electoral), il quale ha due sistemi di conteggio: il primo serve per la Trasmissione dei Risultati Elettorali Preliminari (TREP) e non è vincolante, ed il secondo è quello ufficiale (computo).

L’obiezione principale dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), ente finanziato al 60% dagli Stati Uniti, è la discrepanza definita “difficile da spiegare” tra lo scarto registrato nei risultati preliminari (7,87%) rispetto a quello ufficiale (10,5%). L’OSA segnala inoltre presunte irregolarità nella campagna elettorale “condotta in termini molto iniqui” e mette l’accento sul fatto che “i risultati preliminari TREP non furono aggiornati durante la notte” dal TSE.

Il paper del CEPR dimostra, con dati e numeri, alcuni fatti incontrovertibili e contundenti:

La discrepanza tra i due risultati non è affatto difficile da spiegare. I voti delle zone rurali, dove ci sono più indigeni favorevoli a Morales, sono arrivati più tardi rispetto agli altri, per cui è normale che la distanza tra i due candidati sia aumentata. Come si vede dal grafico più sotto, preso dallo stesso studio, il risultato finale sia delle elezioni dei deputati uninominali sia di quelle presidenziali è perfettamente consistente con l’andamento precedente.
L’OSA, organo su cui come abbiamo visto è legittimo avere quantomeno dei sospetti di non imparzialità, ha sostenuto le proprie tesi – le quali hanno portato il paese ad un colpo di stato e sull’orlo della guerra civile – senza nessuna prova. Non solo non si citano dati verificabili, ma non si fa neanche nessuna ipotesi su come sia stato possibile truccare i risultati in una votazione in cui lo stesso OSA era presente come osservatore. Senza dimenticare che gli atti vengono pubblicati on line e costantemente aggiornati in tempo reale durante lo spoglio ufficiale.
Non è affatto strano che i risultati TREP non siano stati aggiornati durante la notte. Sono, appunto, dei risultati preliminari ed il compito del TSE dichiarato in precedenza era quello di “pubblicare l’80% dei risultati” come si vede per esempio in questo articolo pubblicato il 9 di ottobre. Il giorno delle elezioni, cioè il 20 di ottobre, il TSE ha interrotto il conteggio TREP dopo aver verificato l’83,85% dei suffragi. Il computo, unico conteggio vincolante, non si è invece mai interrotto.                                                            fonte