Le Profezie di Nostradamus, l’edizione con testo a fronte

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Francese antico e traduzione aggiornata a confronto, per avvicinarsi alle quartine senza pregiudizi e superstizioni di sorta

Esce per Panda Edizioni una nuova edizione con l’antico testo francese a fronte de Le Profezie di Nostradamus (20€, 460 pagine). Ben note di nome, ma di fatto poco conosciute.

Eppure Le Profezie di Nostradamus sono sopravvissute a metà millennio, hanno alimentato leggende sull’autore, su eventi storici, grandi capi politici e religiosi. Ancora oggi vengono riprese dagli almanacchi più seguiti. Tuttavia il numero di persone e, tra queste, di esperti, ad aver letto per intero le controverse quartine è davvero esiguo. Il motivo risiede nell’ermetismo del testo originale, nelle versioni postume con aggiunte apocrife e nelle traduzioni in commercio: poche riportano una versione comprensibile e riferimenti a supporto.

Lo scoglio più difficile da affrontare è costituito infatti da un francese offuscato dal contesto storico di Nostradamus. Per timore di ritorsioni religiose, l’autore codificò i suoi versi aiutandosi con provenzale, italiano, arabo, latino, greco ed ebraico, con metafore e neologismi. Da qui la difficoltà a decifrare, a interpretare in modo univoco le profezie, che non seguono una sequenza cronologica.

Stando a quanto scrisse Nostradamus nella lettera al figlio, egli le compose inducendosi ripetutamente in uno stato di trance, nel quale ricevette le previsioni per volere divino. Nebulosità a parte, il fascino misterioso di questo testo continua a tormentare i suoi interpreti. Con Panda edizioni se ne apprezza il linguaggio visionario e immaginifico, fortemente influenzato dal vissuto.

E se la peste nera che aveva combattuto in prima linea e la successiva piccola era glaciale contribuirono a rendere le sue quartine più cupe, come in molte altre occasioni di incertezza, è ormai divenuta una consuetudine rispolverarne le rime in cerca di risposte. Ma questa volta vale la pena leggerle con una consapevolezza in più.