L’economia USA riaccelera

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Se in Europa l’economia mostra qualche incertezza, soprattutto dal lato dei servizi, i segnali di debolezza di quella USA sembrano svaniti con la pubblicazione degli ultimi dati macro che hanno fornito spunti assai significativi

Innanzitutto, si vedono i tanto attesi miglioramenti sul mondo del lavoro dato che la stima ADP ha evidenziato in ottobre un’ottima crescita dei nuovi impieghi nettamente superiore alle attese degli analisti che fa ben sperare per il labour market report in uscita oggi. Anche le indagini di fiducia delle imprese, in particolare nel settore dei servizi, migliorano rispetto al mese precedente.

Il PMI dei servizi elaborato da Markit ha registrato in ottobre un balzo di quasi 4 punti salendo a 58.7 da un precedente 54.9, confermando una solida espansione dell’attività sui massimi degli ultimi tre mesi.

Una sorpresa ancor più ampia l’ha fornita l’indice ISM dei servizi che a ottobre si è assestato a 66.7 punti dai 61.9 punti di settembre, demolendo le attese degli analisti. In questo caso, tuttavia, l’indice potrebbe essere stato un po’ “drogato” da due sottoindici non propriamente favorevoli, quali i prezzi pagati dalle imprese e i ritardi nelle consegne dei fornitori che si collocano su valori elevatissimi a conferma sia delle pressioni inflazionistiche in atto che della permanenza colli di bottiglia nelle forniture.