Litigano su tutto, perché tra Virginia Raggi e Pd volano gli stracci

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Volano gli stracci tra Cinque Stelle e Pd. In barba al via libera alle alleanze territoriali. Stavolta è il sindaco di Roma Capitale, Virginia Raggi, ad alzare il tiro e puntare, come spesso accade, dalla parte sbagliata. A fare infuriare la prima cittadina che parla di «giochini di palazzo e accordicchi da vecchia politica», l’indiscrezione sull’ipotesi del Governo nazionale di nominare un sottosegretario per Roma, di fatto un vero e proprio commissariamento.

«Servono poteri speciali per il sindaco li chiedo ormai da 4 anni a tutti i governi che si sono succeduti – ricorda la Raggi a margine di un evento – Se davvero questa è l’intenzione di qualche esponente del Pd, che si riempie la bocca di queste parole ma poi quando è al governo e in parlamento non fa nulla, ci dessero la dimostrazione della loro volontà e iniziassero a lavorare. Siedono al governo e hanno la maggioranza in Parlamento, credo questo sia il momento giusto per farlo». Peccato che alla guida del governo ci sia Giuseppe Conte e che la maggioranza in Parlamento è comunque dei Cinque Stelle. Una richiesta insomma che andrebbe formulata quanto meno ad entrambi i protagonisti.                                  Susanna Novelli