L’OBBLIGO DELLA TRASPARENZA VALE ANCHE PER MATTEO SALVINI

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Dopo l’inchiesta giornalistica sugli opachi maneggi di denaro in casa Lega trasmessa nella puntata di ieri di “Presa Diretta”, un dirigente politico nazionale degno di questo nome e all’altezza del suo ruolo avvertirebbe il dovere di dare spiegazioni alla pubblica opinione e a questo scopo chiederebbe di poter subito riferire sulla vicenda in Parlamento.
Questo è il minimo che devi fare se viene documentato (documentato, non ipotizzato) che centinaia di migliaia di euro di fondi del tuo partito sono stati usati, mentre tu eri segretario della Lega nonché ministro dell’interno e vicepremier, per acquistare una villa in Sardegna. Tra l’altro facendo percorrere al denaro torbidi itinerari. Non sappiamo quali saranno gli effetti penali della vicenda: siamo e restiamo garantisti e fiduciosi nell’operato della magistratura.
Ma quando emergono fatti del genere (fatti, non illazioni) l’obbligo della trasparenza viene prima di ogni altra cosa. Questa regola vale anche per Matteo Salvini.

Dario Parrini