L’unica cosa buona che può fare questo Governo è la riforma elettorale proporzionale

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Energie PER l’Italia è nata nel 2016 lanciando questa proposta.

Sono 25 anni che eleggiamo Camera e Senato con una qualche forma di maggioritario, questo sistema non ha risolto il problema della governabilità (7 legislature e 15 governi), non ha ridotto il debito, non ci ha portato sviluppo, e ci ha costretto a votare CONTRO l’altra coalizione e non PER il partito a noi più vicino. E questo perché la destra è stata costretta ad allearsi con i liberali e popolari e la sinistra radicale con la sinistra riformista.

Tutto questo ha funzionato, male, fino a che le due coalizioni sono state guidate dalle componenti più “moderate”. Ma oggi che le componenti più radicali prevalgono di gran lunga (la Lega di Salvini a destra e i 5 Stelle a sinistra con il PD che è tornato ad essere vecchia sinistra), la distanza tra i partiti è sempre maggiore. In particolare la specificità dei liberali, popolari e riformisti viene sommersa dalla retorica populista di destra e di sinistra. E il sistema non funziona più.

Oggi si presenta finalmente l’opportunità di avere una maggioranza in parlamento favorevole al ritorno al proporzionale. E farebbero bene i partiti di opposizione a lavorare con il PD e 5S per la legge elettorale senza farsi intimidire da Salvini. Questo è l’unico sistema che può risolvere sia il problema della rappresentatività che quello della governabilità.

Il primo perché le singole forze politiche potranno esprimere in modo chiaro i propri valori e programmi senza doverli mediare con i partiti della coalizione, pertanto l’elettore voterà per quei programmi e quei valori, sapendo che poi essi dovranno essere mediati in parlamento con i valori e i programmi dei partiti più affini con cui il proprio partito si troverà a governare.

Il Parlamento sarà il luogo della mediazione trasparente tra programmi e valori rappresentati dai diversi partiti. Il Parlamento tornerà così ad essere protagonista della vita politica e non, come è oggi, mero esecutore di decisioni prese altrove.

Per quanto riguarda la governabilità, la sfiducia costruttiva obbligherà i partiti che volessero sfiduciare il Governo ad organizzare una maggioranza alternativa, pena lo scioglimento delle camere. E’ il sistema vigente in Germania dal dopoguerra che ha dato stabilità, responsabilità in capo alle forze politiche e crescita economica.

Resta il nodo dell’ingresso di nuovi partiti in parlamento. Le legge elettorale vigente ha messo un soglia di sbarramento molto elevata per le nuove formazioni non presenti in parlamento. Queste devono raccogliere più di 100mila firme sulle liste elettorali complete. Impossibile. I partiti si sono protetti temendo la competizione dei nuovi entranti.

Questo ha allontanato dal voto, specie nel centrodestra liberale, tanti elettori non più disponibili a votare i vecchi partiti. E’ l’unico motivo per cui Energie PER l’Italia non è stato presente alle elezioni politiche del 2018.