L’uragano Eta si abbatte sul Guatemala: morti e devastazione

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Le frane causate dall’uragano Eta, ora declassato a depressione tropicale, hanno provocato più di 50 morti nei villaggi indigeni nel nordovest del Guatemala. Lo ha annunciato ieri sera il presidente Alejandro Giammattei in una conferenza stampa a Puerto Barrios, città nordoccidentale colpita dalle inondazioni. Il Coordinamento nazionale per la riduzione dei disastri (Conred) del Guatemala aveva riferito ieri mattina che quattro persone tra cui due minori erano morte nel Paese a causa di frane provocate dalle piogge portate da Eta. “Ora invece il numero delle vittime è di oltre 50”, ha detto ieri sera Giammattei. Declassato ora a semplice depressione tropicale oggi si rafforzerà sul Mar dei Caraibi per poi minacciare Cuba, Giamaica e la Florida. Più di 50 persone sono morte nei villaggi indigeni nel nord del Guatemala per le frane causate dalla tempesta. Altre cinque persone a Panama, quattro in Honduras, due in Costa Rica e due in Nicaragua. “Entro lunedì mattina le forti piogge causate da Etac auseranno catastrofiche e pericolose inondazioni improvvise in parti dell’America centrale, oltre a smottamenti”, ha avvertito il Centro nazionale uragani (Nhc) degli Stati Uniti.