Made in Italy: Moda, la Lombardia ancora protagonista dell’export italiano

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Ancora una volta nel settore della Moda, Milano e Lombardia si confermano vettori trainanti dell’export italiano nel mondo. Milano esporta 7,2 miliardi di euro (1/7 del totale nazionale) seguita da Firenze (11,1% del totale) e Vicenza (8,4%). Ottimi score anche per Treviso, Prato, Reggio Emilia, Bologna, Verona, Biella, Como, Piacenza e Bergamo. Le crescite maggiori in un anno si sono registrate a Milano (+9,8%) e Venezia (+8,4%).

A livello mondiale nel settore Fashion la Lombardia ribadisce una performance altamente qualificante: 13,7 miliardi di export (+ 5,5% più di un quarto del totale italiano). I dati sono emersi dalla rilevazione statistica “La moda italiana nel mondo – Italian fashion in the world” realizzata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza e Lodi e Promos Italia, l’Agenzia per l’internazionalizzazione del sistema camerale italiano su dati Istat. Oltre a Milano (leader in Italia) nelle prime 20 posizioni troviamo: Como (10ma), Bergamo (12ma), Varese (14ma) e Mantova (18ma). In crescita anche Pavia (+48,1%) e Lodi (+41,5%).

Tra le tre maggiori destinazioni estere dell’Italian Fashion Style, due conferme e una sorpresa: la Francia (10,4% del totale), la Germania (stabile al 8,9%) e la Svizzera (9,9%) che grazie a +18,7% supera la Germania. In particolare, la Francia risulta il nostro maggior partner per articoli di abbigliamento, maglieria, tappeti, calzature e pellicce. La Germania eccelle per tessuti, camicie, T-shirt e intimo. La Romania si conferma per filati, passamanerie e bottoni ed eccelle per l’abbigliamento in pelliccia (+36,7%) mentre l’Austria per pizzi e merletti (+98,8%) e la sorprendente Slovacchia per i tappeti (+32,2%). Anche il Regno Unito si attesta sul +4,9%. La Svizzera per borse e pelletteria. La Serbia per la pelletteria (+25,9%). Sul fronte asiatico troviamo Hong Kong con richieste di abbigliamento sportivo, Sri Lanka pizzi e merletti, la Thailandia con le passamanerie, infine la Cina (+17,8%) e la Corea del Sud (13,3%) che hanno segnato le maggiori crescite.

Molte richieste giungono anche dal Marocco (tessuti +23,2%) dagli Stati Uniti (biancheria per la casa) dal Canada (calzature +12%) e infine da Macao per l’abbigliamento sportivo (+31,9%). Un performance davvero significativa espressa dal Made in Italy nell’abbigliamento, nei tessuti, calzature e pelletteria che conferma quanto il settore della Moda sia un volano davvero strategico per la nostra economia locale e nazionale. Eccellenze con le quali si esprimono i nostri territori, inesauribili risorse di ingegno, creatività, design e qualità nel mondo.                                                                                                                             fonte http://www.lombardiaquotidiano.com