MALIKA CHALHY: CODACONS ANNUNCIA ESPOSTO IN PROCURA

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PROCEDERE PER POSSIBILE TRUFFA AGGRAVATA

DOPO SCANDALO RACCOLTA FONDI FEDEZ, NUOVA VICENDA DIMOSTRA ANCORA UNA VOLTA OPACITA’ E MANCANZA DI TRASPARENZA NEL SETTORE DELLA SOLIDARIETA’ 

PIATTAFORME NON SVOLGONO ALCUN CONTROLLO E DECLINANO QUALSIASI RESPONSABILITA’ SU USO DEI FONDI RACCOLTI

 

Dopo lo scandalo della raccolta fondi avviata da Fedez e che ha portato ad una sanzione da 1,5 milioni di euro nei confronti di Gofundme, ancora una volta il settore della solidarietà finisce nell’occhio del ciclone, con la nuova vicenda che vede coinvolta Malika Chalhy. E su cui ora dovrà pronunciarsi la magistratura, chiamata in causa da un esposto del Codacons per la possibile fattispecie di truffa aggravata.

Dallo scorso anno abbiamo iniziato una battaglia contro le raccolte fondi ingannevoli e poco trasparenti, come quella promossa da Fedez e che ha portato ad una sanzione da parte dell’Antitrust per commissioni occulte – spiega l’associazione – La vicenda di Malika dimostra ancora una volta come nel settore regni l’anarchia: chiunque può chiedere soldi ai cittadini attraverso piattaforme come Gofundme, ma poi non c’è alcun controllo sulla reale destinazione dei soldi raccolti, e le stesse società che ospitano le campagne di solidarietà declinano qualsiasi responsabilità per eventuali usi non conformi dei fondi donati dai cittadini.

Pertanto sul caso di Malika Chalhy abbiamo deciso di presentare un esposto alle Procure della Repubblica di Milano e Firenze, affinché avviino una indagine sulla vicenda alla luce della possibile fattispecie di truffa aggravata, accertando i fatti e le relative responsabilità anche nei confronti dei gestori delle piattaforme che ospitano le raccolte fondi, per omissione di controllo e concorso in eventuali reati che saranno ravvisati – conclude il Codacons.