Mattarella: “Non sottovalutare tentativi di negare la storia”

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“La testimonianza del sacrificio dei protagonisti di quei travagliati momenti – una generazione duramente colpita che ha però saputo trovare la forza per reagire e porre le fondamenta di un Paese libero e democratico – è per tutti noi e per le nuove generazioni un insegnamento e anche un monito a non abbassare mai la guardia e a non sottovalutare tentativi che negano o vogliono riscrivere la storia contro l’evidenza, allo scopo di alimentare egoismi, interessi personali, discriminazioni e odio”. Lo ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella al Colle in occasione della cerimonia di consegna delle insegne dell’Ordine Militare d’Italia, parlando del sacrificio dei nostri soldati della Grande Guerra e del secondo conflitto mondiale.

Il capo dello Stato ha consegnato le decorazioni agli insigniti: Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino; Generale di Divisione Salvatore Cuoci; Generale di Brigata Gianluca Carai; Ammiraglio di Divisione Giuseppe Berutti Bergotto; Generale di Divisione Gino Micale; Maresciallo Maggiore Alessandro Giacomelli.

Durante la cerimonia Mattarella ha evidenziato che “con i suoi duemila militari impegnati, l’Italia offre un sostegno di assoluta importanza all’Alleanza Atlantica. Nei Balcani e in Afghanistan il nostro contributo è secondo solo a quello degli Stati Uniti”, mentre “nelle missioni delle Nazioni Unite l’Italia è il primo contributore fra i Paesi occidentali”.

“Dopo i due sanguinosi conflitti mondiali, Paesi un tempo avversari hanno capito che solo mettendo insieme il loro futuro, condividendo e sostenendo congiuntamente i valori di libertà e democrazia, potevano essere evitate ennesime tragedie. Questo è ancora oggi il dividendo più prezioso dell’Europa unita: il periodo di pace più lungo della nostra storia. In questo percorso un ruolo importante lo hanno avuto le nostre Forze armate” ha detto Mattarella.

“Al Parlamento e al governo italiano – ha aggiunto – spetta la responsabilità di indicare, nel rispetto delle prescrizioni costituzionali, le missioni affidate alle Forze Armate, salvaguardandone il carattere di preziosa risorsa al servizio della comunità nazionale”.

Il presidente della Repubblica ha parlato anche di cybersicurezza. “Oggi, in un mondo sempre più connesso, aperto, interdipendente e digitalizzato, dobbiamo preoccuparci di nuovi pericoli che agiscono in dimensioni inedite – ha sottolineato – Si pensi, ad esempio, al tema della sicurezza cibernetica che non riguarda solo la sfera militare, ma anche settori civili critici dove spesso si presentano le maggiori vulnerabilità”.