Mazzette e Tangenti, un fiume di denaro sporco che inquina il sistema Italia

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La corruzione è così diffusa in tutti i gangli vitali dell’amministrazione pubblica che rappresenta “il modus vivendi” per potere operare in tutta tranquillità, arricchendosi indebitamente e sempre più all’ombra di un potere grigio colluso tra politici, imprenditori,e alti dirigenti. Un sistema marcio che attraversa tutta la penisola rendendolo con la sua capillarità permeabile agli interessi mafiosi speculativi, rappresentando un vero e proprio cancro che con le sue metastasi infiltra il tessuto socio economico sano del Paese, provocando perdite economiche non indifferenti per le asfittiche casse dello stato.

Un ulteriore scandalo corruttivo, che questa volta investe da ieri la sanità siciliana, e precisamente il mondo degli appalti multimilionari legati alla fornitura di apparecchiature mediche, impianti tecnologici e alla gestione dei servizi di pulizia, porta alla luce un sommerso gestito da manager della sanità, figure di primo piano che avrebbero condizionato illecitamente insieme a faccendieri le gare d’appalto. Purtroppo la gestione delle Asl/Asp avviene in maniera esclusivamente clientelare, rigidamente controllata dai partiti che proprio lì affondano le radici spartitorie a tutela dei propri interessi, ed è proprio lì che ruotano appetiti economici notevoli e dove alberga il malaffare. L’odierna tangentopoli siciliana fa seguito a tanti altri episodi di mazzette che interessano ahimè il mondo degli appalti della sanità anche in diverse aree geografiche del Paese, e che magari vergognosamente si ripresenteranno nelle prossime settimane dopo la tempesta coronavirus. Non esiste infatti una zona franca dove la mala pianta della corruzione non sia di casa; quando questa però interessa la sanità è particolarmente ripugnante, in quanto vengono sottratte da personaggi senza scrupoli, amministratori infedeli, funzionari corrotti, faccendieri, imprenditori, risorse economiche che sarebbero potute di certo risultare utili alla collettività per una migliore assistenza pubblica. I delinquenti o presunti tali sono ovunque, non esiste un DNA dell’onestà e nemmeno un vaccino, ma le cure ci sono, eccome! Basta che la politica lo voglia. Così, come riportato dalla lettera di Platone, “Quando si arriva a livelli elevati di corruzione, i giovani non rispettano i vecchi, la morale scade a livello di postribolo, e alligna una mala pianta: LA TIRANNIA”.                                                                                                                                               (Dott. Paolo Caruso)