Melania Trump: “Il Paese ha bisogno di Donald”

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Gli Stati Uniti hanno “più che mai bisogno” di Donald Trump, un “presidente che non smetterà mai di battersi per voi e le vostre famiglie”, che rappresenta “il meglio per il nostro Paese”, che “non ha segreti” e che vuole solo “prosperità” e “successo” per l’America. Parola di Melania Trump, che nel suo discorso alla seconda giornata della convention repubblicana ha detto di “non voler usare questo tempo prezioso per attaccare” i rivali “perché, come abbiamo visto la scorsa settimana, questo tipo di discorso serve solo a dividere ancor di più il Paese”.

Una critica, non troppo velata, alla convention democratica e agli ‘appunti’ a Trump per la gestione dell’emergenza coronavirus, mentre negli Usa si contano più di 5,7 milioni di contagi e oltre 178.000 morti. “So che molte persone sono preoccupate e che alcune si sentono impotenti – ha detto dal giardino delle rose della Casa Bianca, quel Rose Garden che lei stessa ha voluto ‘rifare’ e che a molti non è piaciuto – Voglio che sappiano che non sono sole”.

“”Vedo quanto lavora sodo giorno e notte – ha proseguito nel suo appello al voto per Donald Trump – e non si arrenderà a prescindere dagli attacchi senza precedenti dei media e dell’opposizione””. “La totale onestà è quello che meritiamo come cittadini dal nostro presidente, che vi piaccia o meno, si sa sempre quello che pensa”, ha proseguito, senza dimenticare le vittime della pandemia di coroavirus, chi ha perso i propri cari.

Ad ascoltarla c’era Trump, che l’ha salutata con un bacio sulla guancia al termine del discorso, per poi prenderle la mano e rientrare alla Casa Bianca. Per il Washington Post è stato un discorso “notevole” quello dell’ex modella slovena, che ha mantenuto un profilo basso da quando il tycoon è arrivato alla presidenza e che ora “ha detto cose che nessun altro aveva detto nei primi due giorni di convention repubblicana”, a cominciare dalle sofferenze per la pandemia di coronavirus, dal rifiuto di attaccare i rivali, dal tema dei “disordini razziali”, mentre negli Usa è esploso il caso Jacob Blake, il 29enne afroamericano colpito alla schiena dalla polizia del Wisconsin che ha sparato mentre cercava di entrare in auto, dove c’erano i suoi figli.

“Stop alla violenza, basta atti vandalici in nome della giustizia”, ha detto la first lady. “Come tutti voi, ho riflettuto sui disordini razziali nel nostro Paese – ha affermato – E’ una dura realtà che non siamo orgogliosi di parti della nostra storia”. Poi l’invito ai “cittadini di questo Paese a fermarsi” per “guardare le cose da tutte le prospettive” e l’esortazione a “unirsi in modo civile per poter lavorare e vivere secondo i nostri ideali americani”.