Meluzzi: “La censura del Primato Nazionale dà la nausea. È un attacco alla libertà”

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Roma  – Non accenna a placarsi la furia censoria di Facebook, il social network su cui è attiva circa la metà della popolazione italiana. A finire nel tritacarne è toccato, infine, anche al Primato Nazionale. Che, ricordiamolo, è un quotidiano regolarmente registrato presso un tribunale dello Stato italiano. Un attacco evidente alla libertà d’espressione e di stampa garantita dalla Costituzione. La notizia sta pian piano suscitando lo sdegno di tutti quegli uomini liberi che hanno in odio la censura e la repressione delle idee. E un uomo libero, nonché penna del Primato, è senz’altro Alessandro Meluzzi, che telefonicamente ci ha voluto trasmettere la sua indignazione e la sua solidarietà.

Parla Meluzzi

Alessandro, come interpreti l’oscuramento della pagina Facebook del Primato Nazionale?
La censura della dittatura del politicamente corretto, voluta dai salotti di Soros e co., prosegue implacabile. È un chiaro attacco alla libertà di pensiero, alle opinioni libere, alla democrazia e alla civiltà del diritto. Pensare che in un’altra epoca tutto questo è stato chiamato «progressismo», oggi dà la nausea. È un’affermazione dello stalinismo della morale. È pura censura e pura repressione. Vergogna!

A tuo parere che cosa si può fare per combattere contro questa censura?
Secondo me occorre rafforzare le linee di comunicazione. Non c’è solo Facebook, bisogna fare squadra e diffondere le nostre idee anche su altri canali. La cultura sovranista può contare su molte testate coraggiose, come Libero e il Primato Nazionale, e pertanto devono essere sostenute. Da quando la cultura di destra è uscita dalle catacombe, del resto, la sua diffusione ha avuto un importante riverbero sul piano politico, come stanno dimostrando le numerose vittorie alle elezioni delle forze sovraniste.

È quindi necessario lanciare un appello a tutti gli uomini liberi e alle forze politiche riconducibili all’area sovranista?
Assolutamente sì. Il Primato Nazionale, per cui scrivo con grandissimo piacere, è un mensile di qualità eccelsa, e porta avanti un lavoro culturale essenziale. La stessa Giorgia Meloni mi ha confidato che ritiene il Primato la rivista teorica più valida dell’area sovranista. È quindi auspicabile che Fratelli d’Italia, ma anche la Lega e finanche Berlusconi, la sostengano e aiutino a farla crescere. Senza la cultura, infatti, non si va da nessuna parte.

Valerio Benedetti