Che poi Giuseppe Conte una redistribuzione dei migranti su base volontaria con i principali partner europei l’aveva portata a casa
Draghi, a conclusione del Consiglio europeo, si è fatto vanto di essere riuscito a far inserire il tema migranti dopo 3 anni che non se ne parlava. Quindi? Quindi a casa ci ha portato il suo impegno a far parte della nuova colletta per il poro Erdogan, il ras turco da lui definito, poco tempo fa, un dittatore. Quasi sei miliarduzzi di euro per rinnovare l’accordo con Turchia, Giordania, Libano e Siria e mettere un freno ai flussi migratori della rotta balcanica : tutta umanità che punta ad arrivare in Germania, mica in Italia. E la Merkel ringrazia.
Quel furbone di un Mario, dietro il suo impegno di mettere di nuovo mano al portafoglio pro Erdogan&Co, in un bilaterale di pochi giorni prima aveva incassato l’impegno di “Anghela” a spigere sulla redistribuzione e convincere i membri UE ad essere più presenti, anche finanziariamente, in Africa.
Come è finita?
Subito i soldi ai turchi. Per la redistribuzione dei migranti e soldi all’Africa se ne riparla in autunno, con comodo, dopo le elezioni politiche di settembre in Germania.
