Mobilità: Pizzimenti, prosegue progetto per Tpl sostenibile Ita-Slo

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Udine – Si prefigge l’obiettivo di promuovere i servizi di trasporto pubblico transfrontaliero tra l’Italia e la Slovenia, per favorire una mobilità sostenibile ed efficiente, nonché di favorire lo scambio di esperienze e l’armonizzazione delle procedure in materia di motorizzazione civile il progetto FORTIS, guidato dal Segretariato esecutivo di Iniziativa centro europea, che vede coinvolta la direzione centrale regionale Infrastrutture e Territorio come partner principale. Ne sono partner Unioncamere del Veneto – Eurosportello, il Comune di Capodistria e l’Agenzia regionale per lo sviluppo della regione metropolitana di Lubiana.

Come spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti, “il progetto FORTIS prosegue il suo corso pur essendo partito poco prima dell’emergenza causata dal coronavirus, grazie all’impegno della Regione ad assicurare le attività amministrative attraverso lo ‘smart working'”.

“Si svilupperà innanzitutto – precisa – attraverso un piano d’azione per l’ottimizzazione dei collegamenti di trasporto pubblico tra le due realtà e proseguirà con un approfondimento sulle diverse procedure richieste per la registrazione dei veicoli nei due Paesi”.

Il progetto, andrà avanti con la definizione e l’attuazione delle attività pilota: serviranno per la valutazione delle soluzioni innovative che saranno proposte. Attraverso questo percorso, le istituzioni coinvolte, assieme agli operatori chiave, potranno così sostenere la mobilità transfrontaliera attraverso un protocollo d’intesa volto a estendere e mantenere le iniziative testate, mentre le procedure inerenti la motorizzazione civile verranno raccolte in un portale, e messe a disposizione dei cittadini.

FORTIS, approvato nell’ambito del Programma Interreg Italia-Slovenia e destinato a concludersi nel 2022, dispone di un budget complessivo di quasi 760 mila euro. Alla direzione centrale Infrastrutture e territorio della Regione, andranno 158 mila euro.

“È stato previsto – conclude Pizzimenti – che il modello di cooperazione stabilito nell’ambito di FORTIS sarà confermato e mantenuto anche oltre la durata del progetto, tramite la firma di un ulteriore protocollo d’intesa”.