Mondragone, Giorgia Meloni polverizza De Luca: doveva parlare di meno e fare di più

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Mentre la tensione a Mondragone sale alle stelle Giorgia Meloni fa a pezzi Vincenzo De Luca, il governatore col lanciafiamme che ha tenuto banco durante il lockdown per il coronavirus e che, adesso ,si ritrova con un difficilissimo focolaio da gestire esploso all’improvviso tra i braccianti bulgari. E’ stata subito dichiarata zona rossa ma gli scontri con gli italiani non sono mancati e il Viminale ha inviato l’esercito per sedare gli animi.

“Mondragone? La gestione non è stata felice – denuncia la leader di Fratelli d’Italia a Mattino Cinque – La prima regola è che la legge è uguale per tutti. Durante il lockdown, mentre De Luca minacciava di usare il lanciafiamme, poteva fare tantissimo. A cominciare i tamponi, anche a quelli fuori dalla zona rossa, per tranquillizzare i cittadini. Si può censire la polozazione immigrata e bisognava controllarla meglio. De Luca dice che il covid arriva dalla Bulgaria, quindi questi sono venuti e tornati senza essere controllati?”.

Intanto a Mondragone la tensione è salita alle stelle dopo la notte di scontri nell’area dei palazzi ex Cirio, che da lunedì è zona rossa a causa di una cinquantina di contagi da coronavirus, diffusi in particolare nella comunità bulgara che abita lì. Verso le 2 i vigili del fuoco sono intervenuti per l’incendio di un furgoncino in viale Margherita, a ridosso dei palazzi. Il mezzo dovrebbe essere di proprietà di un bulgaro. Dai primi accertamenti sembra che la causa sia dolosa e che sia stata usata una bottiglia incendiaria.