MUSICA, PORDENONE: ARRIVA “TEODORA”

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L’EVENTO COPRODOTTO CON RAVENNA FESTIVAL, IN OMAGGIO ALL’IMPERATRICE BIZANTINA, IN SCENA IL NOTO SOPRANO ROBERTA MAMELI, PARTITURA ORIGINALE DI MAURO MONTALBETTI 

PORDENONE – E’ ripartito il Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone, al traguardo della sua 30^ edizionemartedì 16 novembre appuntamento alle 20.45 nella Duomo Concattedrale San Marco a Pordenone per un grade evento concertistico, l’opera da camera per soprano, attrice, danzatrice, coro e strumenti su musica di Mauro Montalbetti, libretto e regia di Barbara Roganti, realizzata in coproduzione con Ravenna Festival che lo scorso giugno ha aperto la sua edizione 2021 proprio con questo allestimento.

In scena una voce fra le più amate del nostro tempo, il soprano Roberta Mameli, accanto all’attrice Matilde Vigna e ad AltreVoci Ensemble e al Coro 1685 dell’ISSM “Verdi” di Ravenna diretto da Antonio Greco. La dedica è per Teodoral’imperatrice bizantina santa della chiesa Ortodossa, venerata come una santa e maledetta come un demonio“. Lo spettacolo si addentra nel labirinto dell’esistenza dell’Imperatrice bizantina, là dove verità e calunnia coesistono, dove il corpo femminile convive con l’icona della santità. Concepita per la basilica dove risplende il mosaico del corteo di Teodora, l’opera racconta la storia di questa figura femminile, figlia di un’attrice e di un custode dell’ippodromo di Costantinopoli, che divenne poi Imperatrice al fianco di Giustiniano, santa per la Chiesa Ortodossa ed eterna nei mosaici della Basilica di San Vitale a Ravenna.

La storia di Teodora è cosi contraddittoria che fino ai nostri giorni non si è riusciti a far chiarezza né sulla sua persona né sulla sua vita. La musica, che guarda alla vocalità antica e al madrigale monteverdiano, nasce dal testo, profondamente musicale, di Barbara Roganti, peculiare nella scelta di parole quanto più sonore possibili. «Affrontare la figura così complessa di Teodora – spiega l’autrice del libretto e regista Barbara Roganti –non significa fare di quest’opera uno strumento didattico o di inchiesta, abbiamo scelto una drammaturgia che è un labirinto e un mosaico, costruito per connessioni, riverberi, somiglianze formali. Mi piace pensare che, come il ritratto che deve aver raggiunto l’Italia perché gli anonimi artisti fissassero il volto dell’imperatrice nell’abside di San Vitale, gesto che è fonte del tanto amore e interesse di cui Teodora gode tuttora a Ravenna, la nostra opera contenga qualche riscatto. Per esempio nel conferire a Teodora, che Procopio vorrebbe incapace sia come cantante che come attrice, la meravigliosa voce di Roberta Mameli». 

«Teodora invita gli ascoltatori a ricreare da sé l’immagine di quella che abbiamo voluto osservare come donna piuttosto che come figura storica– racconta Mauro Montalbetti – Dietro a una scrittura fortemente comunicativa c’è un lavoro di ricerca che parte dalla tradizione del madrigale monteverdiano per costruire una relazione virtuosa fra suono e parola, con riferimenti a una vocalità antica ma proiettata nel contemporaneo». 

Attraverso cinque movimenti che scandiscono il tempo dell’esecuzione, aprendo episodi e mondi sonori differenti, l’opera è pervasa dal senso del rito e del teatro, un sentimento che lega la Teodora attrice alla Teodora imperatrice, le convenzioni del palcoscenico al cerimoniale imperiale. Tra i due estremi – la vita comune delle strade di Costantinopoli e le stanze del Palazzo, ma anche il potere terreno e quello spirituale che il seggio imperiale in sé riassume – la storia di Teodora non è mai univoca: il coro alterna testimonianza e vox populi, adorazione e detrazione, cronaca storica e calunnia, comprensione e menzogna.

L’accesso al concerto è gratuito, con green pass e prenotazione obbligatoria inviando mail a pec@centroculturapordenone.it Info e dettagli sul nuovo sito dedicato www.musicapordenone.it

Diretto dai Maestri Franco Calabretto ed Eddi De Nadai, il Festival Internazionale di Musica Sacra è promosso da Presenza e Cultura, Centro Iniziative Culturali Pordenone e centro culturale Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia e con Promoturismo Fvg, Comune di Pordenone e Fondazione Friuli. Inserito stabilmente nel circuito Italiafestival, il cartellone è sostenuto da Bcc Pordenonese Monsile, Electrolux e DForm, e si svolge in partnership con Fondazione Concordia Sette e la Diocesi di Pordenone.