Nasce in Progetto Manifattura un mini hub dell’economia circolare

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Nasce in Progetto Manifattura a Rovereto un mini hub dell’economia circolare. L’iniziativa di Trentino Sviluppo, svolta in partnership con la società di formazione e consulenza Terra Institute, già insediata in Progetto Manifattura, permetterà l’arrivo nel polo green di quattro realtà produttive: Anodica Trevigiana, Ecobeton, FIS e Nuova Saimpa. L’obiettivo? Riscrivere insieme le strategie d’impresa e di filiera per favorire la transizione verso un nuovo modello produttivo in cui valorizzare gli scarti di lavorazione e ridurre gli sprechi, con ricadute positive sull’ambiente e sul conto economico. Obiettivo che potrà essere raggiunto anche grazie a Circular Re-Thinking, una winter school dedicata ai futuri professionisti dell’economia circolare, progettata da Trentino Sviluppo, Terra Institute e Materia Rinnovabile e sponsorizzata dal Gruppo Ardian. L’academy partirà in febbraio e si comporrà di 96 ore in aula, accompagnate da un viaggio studio a Berlino in realtà di spicco nell’ambito dell’economia circolare e da un massimo di sei mesi di tirocinio in alcune aziende partner, tra cui quelle del nuovo hub di Rovereto. Le candidature sono aperte fino a domenica 15 dicembre.

Progetto Manifattura, il polo tecnologico green di Trentino Sviluppo a Rovereto, si prepara a lanciare un nuovo hub dell’economia circolare. A tal fine, al 1° piano dell’Edificio Essicazione, nel compendio storico recentemente riqualificato, sono stati predisposti degli spazi disegnati per ispirare la collaborazione tra imprese.

Troveranno casa in questi 100 metri quadrati, oltre a Terra Institute, già presente in Manifattura dal 2018, quattro aziende del Triveneto impegnate nel settore dell’impiantistica, delle lavorazioni e stampe di materiali plastici, nella produzione di complementi d’arredo di design e di rivestimenti d’interni: Anodica Trevigiana, Ecobeton, FIS e Nuova Saimpa.
L’obiettivo dell’insediamento in questo nuovo mini hub dell’economia circolare è quello di ripensare insieme, in un’ottica collaborativa, i processi aziendali, al fine di favorire la transizione verso un nuovo modello produttivo e distributivo, dove rivalorizzare gli scarti di lavorazione in un’ottica di risparmio energetico e di risorse.
«La circolarità – ha commentato Achille Spinelli, assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro della provincia autonoma di Trento – è il paradigma dell’economia del futuro a cui è opportuno che anche le aziende trentine aderiscano con convinzione. Peraltro studi recenti indicano che l’introduzione di processi circolari non è dettata solamente da principi etici e responsabili, ma anche dalla convenienza economica per le imprese stesse».
Le aziende “circolari” riescono infatti mediamente a ridurre alcune voci di costo in maniera interessante. Per fare questo salto serve un cambiamento radicale della cultura d’impresa. “Di qui – spiega il presidente di Trentino Sviluppo Sergio Anzelini – l’idea di avviare, contestualmente alla costruzione del mini hub dell’economia circolare in Progetto Manifattura, un percorso formativo altamente specialistico su questi temi, denominato proprio Circular Re-Thinking”.
Ideato da Trentino Sviluppo, Terra Institute e Materia Rinnovabile, il programma è sponsorizzato dal Gruppo Ardian, azienda del settore rinnovabili insediata da diversi anni nel polo green di Rovereto, e partirà nel febbraio prossimo. «Per noi – spiega il fondatore di Terra Institute Günther Reifer – questo approccio rappresenta da un lato la risposta alle emergenze sociali, ambientali e macroeconomiche con cui ci dobbiamo confrontare quotidianamente, e dall’altro un veicolo per sperimentare nuove opportunità e soluzioni nei diversi contesti aziendali».
«Un progetto che riteniamo di grande interesse – ha sottolineato Emanuele Scarpa, responsabile finanziario Energy Management Services del Gruppo Ardian – e che abbiamo deciso di sponsorizzare con grande convinzione, anche perché da questo percorso potrebbero nascere delle startup altamente specializzate nell’economia circolare che auspichiamo possano entrare a far parte del nostro network».
Destinatari dell’iniziativa sono i singoli che desiderino specializzarsi in materia di economia circolare, ma anche le aziende che vogliano formare in tal senso uno o più dei propri collaboratori. Il programma si compone della tradizionale formazione in aula per 96 ore, spalmate su circa tre settimane di lezione e dedicate ai temi di logistica e approvvigionamento delle materie prime, design, rimodellazione e rilavorazione del prodotto, distribuzione, usura dei beni, riparazione, raccolta e riciclo. A questo pacchetto didattico – che coinvolge una ventina di docenti – si aggiungono un viaggio studio a Berlino nelle realtà più blasonate dell’economia circolare e un’esperienza in azienda della durata di massimo sei mesi, finalizzata all’assunzione.