Naspi più generosa nel 2022

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Cambia con il nuovo anno, e dopo lo tsunami della pandemia che ha alterato a lungo il regime degli ammortizzatori sociali, la normativa per il sostegno economico ai disoccupati più conosciuta come Naspi.

La legge di Bilancio, infatti, ha apportato numerose novità alla disciplina del trattamento di disoccupazione a partire dal 1° gennaio 2022 in riferimento all’ambito soggettivo di applicazione, ai requisiti di accesso, nonché alla misura e alla durata della stessa prestazione e alla platea dei beneficiari.

L’Inps, dal canto suo, con la Circolare n. 2 del 4 gennaio 2022, ha fornito i chiarimenti operativi e amministrativi in merito.
Ampliamento della platea dei destinatari

Tra le novità previste dalla Legge di Bilancio 2022 c’è l’estensione della platea dei destinatari della Naspi agli operai agricoli a tempo indeterminato delle cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci.

Pertanto, dal 1° gennaio 2022 la prestazione Naspi spetta:

ai lavoratori dipendenti del settore privato
gli apprendisti
ai soci lavoratori di cooperativa che abbiano stabilito, con la propria adesione o successivamente all’instaurazione del rapporto associativo, un rapporto di lavoro in forma subordinata, nonché il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato
agli operai agricoli a tempo indeterminato dipendenti dalle cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci

Per quest’ultima categoria, la prestazione potrà essere richiesta esclusivamente per le cessazioni intervenute dal 1° gennaio 2022, tuttavia gli operati agricoli a tempo indeterminato potranno accedere alla indennità di disoccupazione agricola in competenza 2021 qualora nell’anno 2021 abbiano maturato i requisiti di accesso legislativamente previsti per l’indennità di disoccupazione agricola.

Per l’accesso alla prestazione Naspi i requisiti che devono sussistere congiuntamente, sono i medesimi previsti per i lavoratori dipendenti:

stato di disoccupazione (art. 19, comma 1, del D.Lgs n. 150/2015);
almeno tredici settimane di contribuzione contro la disoccupazione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.

Per il requisito relativo alla contribuzione, sono considerati utili per l’accesso alla Naspi, i contributi contro la disoccupazione versati nel settore agricolo sia ai fini del diritto, della misura e della durata della prestazione Naspi, purché non siano già stati utilizzati per la fruizione dell’indennità di disoccupazione agricola.