Naufragio al largo della Tunisia: 4 morti e 19 dispersi, tratte in salvo sette persone

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Nelle ultime 24 ore sono decine e decine i tunisini che si imbarcano in viaggi di fuga e speranza verso il nostro Paese.

Alcuni riescono ad arrivare mentre altri vengono respinti e quelli più sfortunati muoiono in mare o risultano dispersi, nonostante il bel tempo di questi giorni di fine estate. Questa volta sono quattro le persone morte, mentre altre 19 risultano disperse a causa del naufragio di un’imbarcazione carica di migranti tunisini che si è capovolta al largo di Mahdia, in Tunisia. A bordo della piccola barca c’erano almeno 30 tunisini: “Sette sono stati salvati”, ha detto Farid Ben Jha, portavoce del tribunale di Mahdia e Monastir, precisando che quattro persone sono state arrestate per aver partecipato all’organizzazione della traversata. Secondo il portavoce, i migranti sono per lo più giovani. La barca si è capovolta davanti alle coste di Chebba, nel governatorato di Mahdia, vicino a quelle di Sousse e Monastir. Uno di loro però è riuscito a nuotare fino a riva e a dare l’allarme. Il governatorato di Mahdia si trova a circa 140 km dall’isola di Lampedusa. Non è chiaro da dove sia partita la barca. Intanto ieri la Sea Watch 3 ha soccorso altre persone dopo i primi 66 recuperati al largo dalle coste libiche: la nave della ong tedesca ha evacuato 54 persone da un gommone in difficoltà. Sono ora 110 i migranti a bordo. Tra loro, informa la ong, molti bambini e persone che hanno difficoltà a camminare. A Lampedusa, i tunisini arrivano su carrette del mare, su una prima viaggiavano in 38, tra cui 3 donne e 9 minori, di cui 7 non accompagnati. Sulla seconda c’erano invece 33 persone, tra cui due minori non accompagnati. Anche loro dopo i primi controlli sanitari sono stati condotti nell’hotspot. In 24 ore a Lampedusa si sono registrati 4 approdi con un totale di 102 persone. Nelle ultime 24 ore in 31 invece sono riusciti a sbarcare e sono stati condotti all’hotspot di contrada Imbriacola. Mentre in 41, tutti tunisini, sono riusciti ad approdare su una spiaggia di Siculiana (Ag). I migranti, suddivisi in piccoli gruppi, sono stati avvistati e bloccati lungo la strada statale 115. Alcuni, camminando sul ciglio della strada, si stavano dirigendo verso Agrigento. Altri gruppi invece si stavano muovendo dalla parte opposta, verso Ribera. Lungo la statale 115 si sono precipitate le pattuglie di carabinieri, polizia e guardia di finanza che hanno bloccato i vari gruppetti e li hanno trasferiti alla tensostruttura della protezione civile del porto empedoclino dove sono in corso le procedure di identificazione e i controlli medico-sanitari. Il sindacato delle unità di base dell’area marittima di Monastir lancia l’allarme e denuncia i tentativi di emigrazione illegale verso l’Italia sulla sua pagina Facebook aggiungendo che “i partecipanti a questi tentativi di migrazione irregolare, sono stati arrestati. Tra essi, in maggioranza di vari paesi africani, anche 7 persone originarie di Monastir. Secondo la stessa fonte, durante le operazioni gli agenti hanno sequestrato 7 motori marini, 3 barche e una certa quantità di carburante. La guardia costiera tunisina è in continuo controllo.