Nell’anno del Covid si fa strada una sana idea di turismo per il futuro del Lago di Garda

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Il Lago di Garda, la macchia mediterranea incastonata nelle prealpi, in questa estate 2020 sta sorprendendo positivamente gli operatori turistici, in particolare i tre Consorzi, ce n’è uno per ogni Regione bagnata dal Lago, Lombardia, Trentino e Veneto, dando inequivocabili segnali di un turismo molto più attento alla complessiva ricchezza di questo territorio. Ne ho parlato col Presidente del Consorzio Lago di Garda Lombardia, Luigi Alberti. Alberti mi racconta che rispetto ai timori di una stagione in “rosso” causa Covid, ciò che è stata la presenza dei turisti ha dato una soddisfazione dalle sfaccettature innovative, molto sana, molto invogliante, che merita tutta l’attenzione sia degli operatori, ovvero dei rispettivi Consorzi turistici, sia delle Amministrazioni comunali. Cosa è stato a segnare questa nota così positiva? Si temeva la pressoché totale assenza dei turisti dall’estero, sono frequentatori che per decenni hanno dato corpo al fenomeno turistico che ha contraddistinto questo Lago, invece dalla metà di giugno hanno iniziato ad arrivare, tedeschi, belgi, austriaci, olandesi, svizzeri; in numero molto inferiore rispetto alla consuetudine ma sono venuti. Qui inizia il dato che ha felicemente sorpreso: ribaltando il quadro del passato, le presenze dei turisti nell’attuale stagione sono state per il 70% italiane, e dall’estero il 30%; a luglio le strutture ricettive erano occupate al 70%, ad agosto al 90%; gli italiani sono stati della fascia d’età medio-giovane, tra i 30 e i 50 anni, ed hanno evidenziato tanto interesse per l’enogastronomia gardesana molto più che in passato, ricchissima di prodotti biologici a chilometro zero; un turismo che ha praticato tutti gli sport che il Lago ed il suo ampio entroterra offre, quindi gli sport d’acqua ma anche tanta bike, escursioni a piedi ed equestri, golf e tennis, tutti praticati maggiormente che in passato. Inoltre, tutte le tratte dei Battelli della Navigarda stanno viaggiando col tutto esaurito. Allora il segnale che infonde un nuovo ottimismo, per un rinnovato fenomeno turistico, molto più attento a cogliere la bellezza anche dei sapori del Garda, viene da questi dati, e dal report che i singoli operatori hanno già tracciato, stimolati dai loro Consorzi, nel bel mezzo della stagione, indicando la convinzione che gli italiani di quest’anno torneranno qui l’anno prossimo. Dinanzi a tutto questo sorprendente e positivo segnale, Alberti mi spiega che il Consorzio da lui presieduto si sta muovendo su tre filoni particolarmente importanti: da alcune settimane, fino al 3 novembre, sui principali social stanno girando dei video di brevissima durata, commissionati dal Consorzio Garda Lombardia, denominati “pillole”, con i quali portano in evidenza le bellezze dei vari borghi gardesani; dal 2021 ci sarà un Consorzio che raggruppa i tre attuali, i quali non verranno fusi, continueranno ad esistere ma entreranno dentro un’unica entità di promozione turistica del Lago, che sarà denominata infatti “CONSORZIO LAGO DI GARDA UNICO”, il quale tramite le Camere di Commercio vorrà avere un Sito promozionale unico e molto forte, e partecipare alle Fiere con una veste unica, del Lago; terzo filone innovativo di promozione turistica è “Turismo a 360 gradi”, per portare gli ospiti ad apprezzare e quindi godere al meglio di tutti i pregiati prodotti enogastronomici di ogni sponda gardesana, e quest’ultimo progetto è allo studio insieme alla Coldiretti. Dalla conversazione col Presidente Luigi Alberti è venuta una ventata di aria nuova, rigenerante; questo ruolo che stanno assumendo in misura sempre più incisiva i tre Consorzi, che ormai stanno arrivando al passo storico di mettersi sotto un’unica imponente entità di promozione turistica, deve avere risvolti positivi anche per quel che concerne l’indurre ad ammodernare al massimo i servizi primari di questo splendido territorio, affinché oltre ad essere in alta Italia la migliore realtà del turismo e dei prodotti enogastronomici a chilometro zero, divenga anche un esempio di ecologia realmente applicata su tutto il suo ampio territorio, evitando in modo assoluto la creazione di complicazioni ai territori limitrofi.

(Gianluca Bordiga)

nella foto il pres. del consorzio LAGO DI GARDA –  Luigi ALBERTI