Omicidio Willy, il delirio di Rula Jebreal

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Omicidio Willy, l’orrore deflagra. Complici i soliti opinionisti che, scorrettamente, provano ad additare ora l’uno, ora l’altro dei loro avversari politici, sposando il mirino dalle belve assetate di sangue, reali artefici del massacro. E così, a unirsi al coro della solita pletora di buonisti, colpevolisti a sproposito, dopo padre Zanotelli interviene sul caso Rula Jebreal.

Con la solita certezza di avere la verità la tasca. Pronta a schierarsi demagogicamente contro i nemici di sempre. Abile nello sparare a zero a suon di slogan sinistrorsi, rispolverati a orologeria. Anche a costo di parlare fuori luogo e uscire fuori dai confini reali della vicenda e dell’orrore che evoca, Rula Jebreal, via Twitter, sull’omicidio di Willy commenta: «In fondo hanno solo ucciso un extracomunitario’. Ecco cosa accade quando i due leader di destra seminano odio & incitano alla violenza contro gli emigrati. I criminali che hanno trucidato Willy Monteiro & il terrorista Luca Traini: entrambi frutto dell’indottrinamento fascista». Un delirio che, in spregio del dolore che rimarca a caratteri di sangue la tragica morte del povero ragazzo di Colleferro, cambiando angolazione del problema, rischia quasi di assolvere le belve che lo hanno compiuto.

Guido Crosetto le risponde per le rime…

E infatti, con inoppugnabili argomentazioni. Mosso dall’indignazione e dal desiderio di ristabilire la verità, nell’interpretazione dei fatti come della loro lettura ideologizzata, sempre via social, Guido Crosetto replica alla giornalista, di cui sono ben note tendenze politiche e uscite a effetto. «È più facile fare politica così. Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno armato la mano degli assassini – ha cinguettato il fondatore di Fratelli d’Italia in un’evidente critica ai sinistri (come la Jebreal ndr) –. Odiateli! Disprezzateli! Ghettizzateli! Fategli del male! Appendeteli a testa in giù! Trasformate la violenza delle parole in atti!».