Kluge ha aggiunto che questa variante può infettare anche “persone che sono state precedentemente infettate o vaccinate”.
Sono “oltre 7 milioni” i nuovi casi di Covid registrati in tutta la regione europea nella prima settimana del 2022, “dato più che raddoppiato in un periodo di 2 settimane”.
“In alcuni Paesi europei il picco della variante Omicron è già stato raggiunto”, ma la situazione all’interno del continente europeo è molto varia. Quindi “bisogna sempre ricordarsi di proteggere i più vulnerabili”, ha detto Kluge. “Il picco dipende da molti fattori e ovviamente dal virus stesso”, ha aggiunto Catherine Smallwood nella stessa conferenza stampa, la prima dell’Oms nel 2022, e “molto dipende dalle misure prese” ha concluso.
“Le scuole devono essere l’ultimo posto a chiudere e il primo a riaprire” ha dichiarato il direttore dell’Oms Europa, sottolineando che “lasciare le scuole aperte ha importanti benefici per il benessere mentale, sociale ed educativo dei bambini”. A questo proposito i Paesi europei potrebbero rivedere i “protocolli su tamponi, isolamene e quarantena dei contatti a rischio nelle classi, per ridurre al minimo le interruzioni all’insegnamento, mitigando i rischi il più possibile con la ventilazione e l’uso delle mascherine”, ha aggiunto Kruge.
Invece, ridurre la durata delle quarantene per la popolazione adulta è una decisione da prendere considerando attentamente “rischi e benefici”: è ammissibile solo “con test negativi” e se è essenziale “per preservare la continuità dei servizi”, ha concluso Kluge.