#Onu: “I raid di Israele su Gaza potrebbero essere crimini di guerra”

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I raid israeliani su Gaza potrebbero costituire dei crimini di guerra

Lo dice l’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, Michelle Bachelet, durante la seduta straordinaria del Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu. In discussione anche la creazione di un’eventuale commissione d’inchiesta internazionale sulle violazioni dei diritti umani nei territori palestinesi e in Israele. Nei territori oggetto del conflitto è in vigore una tregua dopo undici giorni di raid aerei in cui sono morte oltre 200 persone, tra cui più di 60 bambini.

“Se ritenuti sproporzionati, tali attacchi potrebbero costituire crimini di guerra”, ha detto Bachelet a proposito dei raid israeliani sulla Striscia di Gaza governata dal movimento estremista palestinese Hamas. Bachelet ha sottolineato anche che il lancio indiscriminato da parte di Hamas contro il territorio di Israele è stato una chiara violazione delle regole di guerra. Davanti al Consiglio diritti umani, l’alta commissaria ha parlato della “più significativa escalation nelle ostilità dal 2014”, che ha lasciato devastazione e morte nella Striscia di Gaza.

“Gli attacchi aerei in aree così densamente popolate hanno provocato un alto livello di vittime e feriti civili, nonché la distruzione diffusa delle infrastrutture civili”, ha affermato la ex presidente cilena. “Tali attacchi possono costituire crimini di guerra”, ha aggiunto, se ritenuti indiscriminati e sproporzionati nel loro impatto sui civili.

“I razzi” di Hamas hanno colpito in modo “indiscriminato e non riescono a distinguere tra oggetti militari e civili, il loro uso, quindi, costituisce una chiara violazione del diritto internazionale umanitario”, ha aggiunto, “tuttavia, le azioni di una parte non assolvono l’altra dai suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale”. “A meno che non vengano affrontate le cause profonde della violenza, sarà sicuramente una questione di tempo prima che il prossimo round di violenza inizi, con ulteriore dolore e sofferenza per i civili da tutte le parti”, ha concluso. Onu lancia inchiesta su violazioni in Israele e Palestina Il Consiglio dei diritti umani dell’Onu ha deciso di lanciare un’inchiesta internazionale sulle violazioni dei diritti umani commesse nei Territori palestinesi occupati e in Israele da aprile, ma anche sulle “cause profonde”delle tensioni.

La risoluzione è stata adottata con 24 voti favorevoli, 9 contrari e 14 astensioni durante una riunione straordinaria del Consiglio richiesta dal Pakistan. Israele: è un’ipocrisia e un assurdo Israele “respinge completamente la risoluzione adottata oggi dal Consiglio dei diritti umani dell’Onu: una istituzione con una maggioranza anti-israeliana, guidata dall’ipocrisia e dall’assurdo”. Così il ministero degli esteri di Israele ha rigettato la decisione di oggi a Ginevra. “Ogni risoluzione – ha aggiunto – che manca di condannare il lancio di oltre 4.300 razzi da un’organizzazione terroristica su civili israeliani o anche di menzionare Hamas, non è che un fallimento morale, una macchia sulla Comunità internazionale e sull’Onu”. Netanyahu: dall’Onu ossessione anti-israeliana, vergognoso “Una decisione vergognosa che è un altro esempio dell’aperta ossessione anti Israele del Consiglio dei diritti umani dell’Onu“.

Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu attaccando la decisione dell’organizzazione a Ginevra. “Ancora una volta, un’immorale automatica maggioranza in consiglio sbianca un organizzazione genocidaria terroristica che deliberatamente colpisce obiettivi civili israeliani mentre converte i civili di Gaza in scudi umani”, attacca Netanyahu. USA: risoluzione non contribuisce alla pace La risoluzione approvata dal Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu che istituisce una commissione d’inchiesta sulla “recente violenza” fra israeliani e palestinesi “non aiuta la pace”.

Lo afferma un comunicato della missione americana a Ginevra. Gli Stati Uniti hanno soltanto uno status di osservatore presso il Consiglio, di cui non fanno parte e non hanno partecipato al dibattito e la votazione. “Le azioni del Consiglio dei diritti umani oggi non contribuiscono alla pace.