PAPA FRANCESCO AI MEDIA: PER ARRIVARE ALLA GENTE SI DEVE ESSERE FUNZIONALI E CREATIVI

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Il Papa si è recato in visita a Palazzo Pio, sede delle redazioni de L’Osservatore Romano e di Radio Vaticana-Vatican News, dove ha incontrato la comunità di lavoro del Dicastero per la Comunicazione in occasione dei 160 anni del giornale e dei 90 dell’emittente

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Una stretta di mano e un sorriso per ognuno degli oltre trecento dipendenti del Dicastero per la Comunicazione che lavorano a Palazzo Pio e nelle altre sedi, e per qualcuno anche una parola e una battuta. A tutti Papa Francesco rivolge l’invito, in diretta su Radio Vaticana Italia, a cercare di “arrivare alla gente”, che “quello che si fa qui, che è bello è grande, è faticoso, arrivi alla gente”. Per questo dovete chiedervi tutti i giorni: “A quanta gente arriviamo?”, perché “c’è il pericolo di una bella organizzazione, un bel lavoro, ma che non arrivi dove deve arrivare … Un po’ la montagna che partorisce il topolino”.

Un’ ora di visita, dal giornale alla radio, fino al settore tecnico

Questa è stata la visita del Papa a Palazzo Pio, per i 160 anni de L’Osservatore Romano e i 90 della Radio Vaticana. In un’ora, dalle 8.50 alle 9.50, Francesco ha partecipato all’inizio della riunione di redazione del giornale della Santa Sede, ha pregato nella cappella dell’Annunciazione, è intervenuto in diretta alla radio, e infine ha parlato al prefetto, al direttore editoriale, ai direttori di testata e ad una rappresentanza di giornalisti della radio e di Vatican News in Sala Marconi.

La riunione di redazione de L’Osservatore Romano

Il Pontefice è accolto, alle 8.50, all’ingresso di Palazzo Pio dai vertici del dicastero, il prefetto Paolo Ruffini e il segretario padre Lucio Adrian Ruiz. Poi è salito al secondo piano dove ad attenderlo c’era il direttore editoriale Andrea Tornielli e i vicedirettori, Sergio Centofanti e Alessandro Gisotti. Al secondo piano di Palazzo Pio da qualche mese si è trasferita la redazione de L’Osservatore Romano. Il direttore Andrea Monda lo accoglie nella sala delle riunioni e gli illustra quali saranno i titoli della prima pagina del giornale di oggi.

Il giornale di giovedì 17 dicembre 1936

Con il caporedattore Pietro Di Domenicantonio, il decano della redazione, arrivato nel 1978, mostra a Papa Francesco il primo numero, datato 1 luglio 1861, e poi gli dona una riproduzione incorniciata della prima pagina di giovedì 17 dicembre 1936, giorno di nascita di Jorge Mario Bergoglio. “Si ricordava che era un giovedì?” chiede Monda. “No – replica il Papa – ma non c’è la notizia che sono nato!”. E poi aggiunge “Ma erano le 21”. “Allora l’edizione era già chiusa – commenta il caporedattore – non l’abbiamo bucata!”.