Penelope Famer presenta il suo “Charlotte Sometimes”

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Questo è esattamente il libro dal quale Robert Smith ha tratto la famosa canzone che i The Cure portano ancora in giro per il mondo in concerto e questa è la prima edizione italiana in assoluto

La storia di questa bambina gli rimase impressa quando suo fratello maggiore gli lesse la prima edizione del libro di Penelope Farmer (1969). L’imperdibile testo in chiusura di questo libro, tratto dal blog dell’autrice, racconta l’incontro di Smith con Farmer a un concerto: lui volle farsi autografare la sua edizione. Fece anche puntare i riflettori sull’autrice, come fosse una rock star, prima di intonare le liriche immortali di “Charlotte Sometimes”.

Ma ecco di cosa parla il libro:

Charlotte ha dodici anni e si sente un po’ straniata dall’arrivo nella nuova scuola femminile, la capoclasse Sarah le assegna la stanza e le fa scegliere il letto migliore: “quello vicino alla finestra”.

Da quel letto si risveglia in un’altra epoca più di quarant’anni prima e in pieno primo conflitto mondiale (1918)! In qualche modo Charlotte si “scambia” con un’altra bambina, Clare, all’apparenza del tutto identica a lei. Anche se la scuola è la stessa, le indoli delle due non sono sovrapponibili. Le epoche poi sono davvero differenti e l’eco della guerra si percepisce eccome, nel passato.

Charlotte e Clare però hanno delle similitudini: entrambe sono orfane di madre, entrambe hanno un’amata sorella, è in effetti proprio Emily, la sorella di Clare, la prima ad accorgersi dello scambio di persona.

Sembra che il letto e le affinità tra le due abbiano giocato un ruolo nella vicenda, ma resta problematico tornare alla propria epoca e riacquistare la propria identità. Soprattutto durante le vacanze, ovvero quando Charlotte passa del tempo con la famiglia adottiva di Clare e Emily (il padre è al fronte) e non dorme nel letto “magico”.

Farmer gioca con i tipici plot device legati ai viaggi nel tempo: di chi è figlia la misteriosa Sarah? E tra sedute spiritiche, la gioia dell’armistizio e i momenti eccezionali di amicizia e sorellanza tra giovanissime donne, questo classico per l’infanzia (uno dei 15 libri per l’infanzia della lista di suggerimenti creata dalla New York Rewiew Books), che però è più che adatto a un pubblico adulto, non mancherà di affascinare non solo gli amanti dei The Cure, ma tutti coloro che amano la letteratura fantastica.

Il tema del doppio, del gemello e dell’identità multipla è il cuore di Charlotte Sometimes, un libro che incredibilmente non era ancora stato tradotto in Italia.

Edizioni Agenzia Alcatraz
288 pagine illustrate, 16 euro
In libreria dal 12 Aprile 2024
Collana Bizarrre OFF (2)
Traduzione Stefania Renzetti

Penelope Farmer è nata il 14 giugno 1939 a Westerham, nel Kent, ed è la più giovane di due gemelle.

È particolarmente nota in patria per i suoi libri per ragazzi, che toccano i generi più svariati, ma ha scritto anche molta narrativa per adulti. Il suo amore più grande è da sempre la letteratura fantastica, a cui è ritornata con una certa regolarità e che, a suo dire, «arriva a toccare l’essenza stessa della vita e della morte».

Charlotte Sometimes è il suo libro più noto e ha ispirato l’omonima canzone del gruppo rock The Cure, ma tra i suoi romanzi vale la pena ricordare anche The Summer Birds, Emma in Winter, Snakes and Ladders, Glasshouses e Away from Home.

Vive a Lanzarote, nelle Isole Canarie.